Il Pot diventa finalmente realtà: dalla Regione l’ok al piano esecutivo

Nella struttura troveranno spazio medici e pediatri di famiglia, il consultorio e l’ausilioteca.

BOZZOLO Il Pot, Presidio ospedaliero territoriale, è finalmente realtà: la Regione ha approvato il progetto esecutivo i cui lavori costeranno complessivamente 1.577.400 euro finanziati dal Pirellone. Nella struttura troveranno spazio medici, pediatri di famiglia, consultorio ed ausilioteca.
Serviranno almeno due anni per vedere realizzato in toto il progetto del Pot approvato dalla Regione: un piano che va nella direzione della continuità delle cure.
Un ampio piano che porterà ad una generale revisione non solo dell’edificio ma anche dei servizi che vi potranno essere ubicati ed a sostegno die cittadini non solo bozzolesi ma di tutta l’area dell’Oglio Po. In base a quanto programmato, infatti, la sede del Consultorio famigliare sarà trasferita al primo piano dell’ospedale, in seguito alla ristrutturazione dei locali.
Il Pot prevede, inoltre, la creazione di un’ausilioteca con la conseguente ridefinizione dei servizi presenti: una riorganizzazione che favorirà la concentrazione e l’integrazione dei servizi dedicati a protesica, assistenza domiciliare integrata e cure palliative.
Protagonisti del futuro presidio bozzolese saranno poi un’aggregazione di specialisti di medicina generale ed un pediatria di famiglia, percorso già avviato all’interno di un percorso che già lo scorso dicembre ha visto un gruppo di medici trasferirsi dal poliambulatorio San Restituto – sempre a Bozzolo – al piano terra del Presidio riabilitativo multifunzionale Don Primo Mazzolari di via XXV Aprile, locali che un tempo ospitavano l’Asl. Proprio questi spazi saranno oggetto di una generale ristrutturazione. Al termine dei lavori, una porzione di immobile ospiterà due uffici amministrativi, cinque ambulatori e due sale d’attesa.
Un percorso tanto attento quanto complesso che guarda ad affidare ai medici che fanno capo all’aggregazione, secondo progettualità definite e concordate con l’azienda, la tutela della salute della popolazione di riferimento, omogeneizzando i percorsi di presa in carico, sviluppando l’assistenza sul paziente affetto da cronicità.