In arrivo a Castelbelforte nuovi insediamenti industriali: dal gruppo Zago uno stabilimento per arredi in cartone

CASTELBELFORTE – L’economia si muove, nonostante la tragedia della pandemia e una crisi che perdura da ormai troppo tempo. Succede a Castelbelforte, dove la luce in fondo al tunnel è rappresentata dalla vivacità del suo tessuto produttivo e da un’amministrazione che si è sempre distinta per un dialogo “costruttivo” con le imprese. E non è un caso se la famiglia Zago – già proprietaria dell’ex cartiera Burgo di Mantova – ha individuato proprio ai “Castei” il luogo ideale dove gettare le basi per il suo nuovo polo produttivo. Dopo aver acquistato, lo scorso anno, un’area da 90mila metri quadrati nella zona industriale per realizzare lo “Scatolificio Castelbelfortese”, il gruppo Zago si svilupperà ulteriormente con la creazione di un nuovo stabilimento per la costruzione di arredi di cartone pressato. Ma non è tutto. La multinazionale danese Faerch Italy srl, che aveva rilevato la Sirap Gema portando avanti la produzione di contenitori di plastica per alimenti, sta già progettando un nuovo impianto per la produzione di materiale green, quindi riciclabile, nell’ottica della sostenibilità. «Non stiamo parlando di centri logistici con camion che vanno e vengono, ma di due nuove realtà produttive che avranno una ricaduta positiva in termini occupazionali – ha commentato con soddisfazione il sindaco  Massimiliano Gazzani  -; dobbiamo quindi tenere conto di dover modificare il nostro strumento urbanistico per adeguarlo ad altri insediamenti che potrebbero esserci in futuro». Un annuncio conseguente all’approvazione di un accordo di “sconfinamento” tra Italgas e Sei (Tea) per realizzare una linea di distribuzione del gas metano per lo Scatolificio Castelbelfortese, pronto ad avviare la propria produzione già entro gennaio. «In pratica – ha specificato il primo cittadino – poiché Italgas è in grado di fornire allo scatolificio in massimo di 700 m3/ora di gas metano, mentre ne servirebbero il doppio, si è arrivati a questa convenzione di comune accordo tra le parti». L’accordo prevede che la Sei (Tea) possa posare una nuova linea da Ghisiolo alla zona industriale di Castelbelforte per alimentare non solo lo scatolificio ma anche il nuovo stabilimento in procinto di sorgere, garantendo una fornitura oraria di 1600 m3 di gas metano. «In questo modo – conclude Gazzani – tutta la zona industriale sarà servita in loco senza difficoltà».

Matteo Vincenzi