La chiesa di Bondeno rivive dopo il sisma

BONDENO –  Nella mattinata di ieri, la parrocchia di Bondeno, ha accolto il Vescovo di Mantova, Marco Busca, per inaugurare ufficialmente la chiesa di San Tommaso Apostolo, dopo i lunghi lavori di restauro post-sisma: la celebrazione è stata anche l’occasione per ringraziare le squadre, i professionisti ed i donatori che con il proprio lavoro hanno contribuito alla ricostruzione dell’edificio religioso.
Gli sguardi commossi e silenziosi, nascosti tra i banchi della chiesa, erano gli stessi che oltre nove anni fa, fissavano attoniti quelle mura, resistenti ed elevate, sgretolarsi a terra come sabbia. Eppure le difficoltà e lo sconforto derivanti da quanto accaduto, hanno mostrato che la tenacia e la speranza, portati avanti anche durante i due mandati amministrativi dell’ex sindaco Claudio Terzi, erano più forti del tempo e della burocrazia: «La riapertura della chiesa è, per noi di Bondeno, una rinascita – ha affermato don Lorenzo Lorenzini, parroco della frazione gonzaghese – dopo il tempo della prova è arrivato finalmente, il momento della rinascita e della gioia: queste mura sono cariche dei ricordi e delle preghiere delle persone che ci hanno preceduto».
La cerimonia di apertura è stata altresì l’occasione per celebrare il 12esimo anniversario di ordinazione del diacono Franco Bortolotti, amico e punto di riferimento per tanti giovani del paese.
Anche la sindaca di Gonzaga, Elisabetta Galeotti, in rappresentanza della autorità locali si è unita ai ringraziamenti: «Sono onorata e felice di participare all’inaugurazione ufficiale della nostra chiesa parrocchiale. Alcuni non mi crederanno, ma questo è per me uno dei pochi eventi, dei miei due anni di mandato, in cui sono davvero felice di rappresentare tutta la comunità. Ricordo bene – ha aggiunto il primo cittadino – quando dopo la scossa del 29 maggio e nei mesi successivi, guardavamo la chiesa e sconsolati pensavamo di averla persa per sempre, invece la caparbietà, il rispetto per la bellezza e per la storia, hanno vinto sull’incredulità e sul pessimismo di chi pensava di abbatterla».