Riciclaggio di una Porsche rubata: 5 anni all’ex pizzaiolo Aniello Manzi

CASTEL GOFFREDO  Cinque anni di reclusione, oltre a 3mila euro di multa e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Questo quanto deciso ieri dal collegio dei giudici presieduto da Enzo Rosina nei confronti di Aniello Manzi, 55enne ex pizzaiolo di Castel Goffredo finito nuovamente alla sbarra dopo una prima condanna a 13 anni di carcere per tentato omicidio (nel settembre 2011 sparò, senza colpirlo, al marito della sua presunta amante). Nello specifico l’uomo era stavolta accusato di riciclaggio circa una Porsche Carrera risultata rubata e alla quale era stato sostituito il numero di telaio con quello di un’altra Porsche identica in precedenza danneggiata da un incendio. Sentito in sede dibattimentale l’imputato si era quindi difeso cercando di spiegare però in modo tutt’altro che esaustivo, alcune circostanze singolari riguardo questa vicenda venuta a galla nel 2012 ma risalente a quattro anni prima. In tale occasione, aveva argomentato di avere sempre avuto come seconda attività quella della compravendita di auto di lusso, e riguardo a quella vettura aveva sostenuto che apparteneva ad un suo conoscente, che l’aveva usata nel Napoletano nell’agosto del 2008, quando aveva fatto un incidente; per tale motivo l’auto era stata portata da un carrozziere mantovano nel dicembre seguente, circa un mese dopo che il proprietario ne aveva denunciato il furto. Circostanza quest’ultima respinta in toto da Manzi durante il proprio esame in aula. A suo carico il pubblico ministero aveva invece avanzato in requisitoria una richiesta di pena più severa e pari a sei anni di reclusione nonché al pagamento di una multa da 10mila euro. Di tutt’altro avviso il difensore che in arringa aveva chiesto l’assoluzione del proprio assistito o in subordine la riqualificazione del capo d’imputazione in ricettazione.