La Versalis può trascinare con sé la sorte di 300 artigiani

MANTOVA – Preoccupazione della Cna di Mantova sul futuro dello stabilimento Versalis, che coinvolge non solo migliaia di lavoratori impiegati nello stabilimento, ma anche imprese artigiane che lavorano nell’indotto del petrolchimico mantovano.
Suona insomma il campanello d’allarme tra le imprese di autotrasporto, che ogni giorno vanno e vengono dalla stabilimento di via Taliercio per le consegne di forniture e il ritiro di prodotti. cisterne e cassonati che danno a lavoro a circa trecento tra titolari e autisti e che rappresentano una parte cospicua dell’indotto che gira attorno a Versalis.
«La chiusura entro la primavere del 2022 degli impianti del craching e degli aromatici di Porto Marghera annunciata dall’Eni – afferma Franco Bruno della Cna – porterebbe in crisi la produzione dei petrolchimico di Mantova con serie
ripercussioni occupazionali ed economiche per i lavoratori, le famiglie e per il territorio. La grave situazione che si è creata alla Corneliani che merita l’attenzione e la solidarietà della Cna alle lavoratrici e ai lavoratori che sono il cuore pulsante della lunga e gloriosa storia dell’azienda, il futuro dell’Iveco di Suzzara a seguito delle voci di trattative tra Cnh industrial e la cinese faw e le difficoltà finanziarie di centinaia e centinaia di micro e piccole imprese dell’artigianato, del commercio, dei servizi, comporta un grave impoverimento finanziario e sociale dell’economia mantovana che si è acuita con la Pandemia covid», conclude Bruno.