Le rubano il bancomat al market e poi le prosciugano 1.750 euro

VILLIMPENTA – Una disattenzione è costata cara ad una 68enne di Villimpenta, vittima di un furto nel momento in cui si trovava in un supermercato di Nogara: nel borsellino che le è stato rubato mentre faceva la spesa c’era anche il bancomat con il codice segreto in vista, attraverso il quale qualche mascalzone è riuscito ad effettuare in pochi minuti un prelievo di contanti di 1.750 euro. La donna si è accorta del misfatto solo quando ha raggiunto le casse per pagare, realizzando che il portamonete era sparito e con esso anche la tessera elettronica per i pagamenti. «Mi sono sentita mancare, non mi capacito di quello che è accaduto – ci ha raccontato la mantovana, ancora con la voce scossa -. Non perdo mai di vista il carrello, dove sul seggiolino sono solita appoggiare la borsetta. Mi sono allungata di qualche metro dopo essermi accorta di aver dimenticato le capsule del caffè, senza pensare di trascinarmi dietro il carrello. Ci avrò impiegato al massimo 20 secondi, non capisco come abbiamo fatto, anche perché non c’era nessuno in quel momento; forse mi stavano tenendo d’occhio». La pensionata ha immediatamente avvisato la propria banca e allertato il numero di emergenza. Cosa che evidentemente il malvivente di turno aveva messo in preventivo, considerando che in mezz’ora – ossia fintantoché la donna era ancora intenta a girare tra le corsie – ha fatto in tempo ad uscire e a raggiungere lo sportello bancomat più vicino per prosciugare 1.750 euro». Un sms ha informato la 68enne che da uno sportello di un istituto di credito ubicato a poca distanza qualcuno aveva appena prosciugato praticamente tutto il credito in giacenza sul conto corrente. Al termine dell’azione delittuosa il ladro, probabilmente aiutato da un complice, ha fatto perdere le proprie tracce, anche se le telecamere di sorveglianza potrebbero dare manforte alle ricerche delle forze dell’ordine. Secondo i dati diffusi in questi giorni dalla Coldiretti nel 2022 c’è stato un boom di furti nei supermercati. Gli ammanchi sugli scaffali degli ipermercati e dei discount valgono 4,6 miliardi di euro. A tanto ammontano le «differenze inventariali» del settore, cioè l’ammanco tra quello che dovrebbe essere venduto e quello che effettivamente viene acquistato.

Matteo Vincenzi