Maxi blitz ai Cinque Continenti Sette pusher in carcere

CASTIGLIONE Sette spacciatori in arresto e ora in carcere. È il risultato dell’operazione, svolta senza soluzione di continuità, da parte dei carabinieri della Compagnia di Castiglione. I sette sono tutti pusher di nazionalità marocchina che sono finiti in carcere non con l’accusa di spaccio, ma per un aggravio dell’ordinanza di divieto di dimora che era stata emessa alla fine dello scorso marzo dal giudice del Tribunale di Mantova nei loro confronti.
Come noto infatti un paio di mesi fa i carabinieri avevano portato a termine una vasta operazione contro lo spaccio e in generale le attività illegali nel quartiere Cinque Continenti. A conclusione di tale operazione il giudice aveva emesso 17 ordinanze di divieto di dimora a Castiglione, come anche nelle province di Mantova e Brescia.
Successivamente però i carabinieri hanno proseguito i controlli – anche in virtù dell’operazione che coinvolge anche polizia, finanza e polizia locale -. È stato così scoperto come otto dei 17 destinatari dell’ordinanza avessero effettivamente rispettato quanto disposto dal giudice, mentre i restanti nove continuassero a frequentare il quartiere come se l’ordinanza non li avesse nemmeno toccati. E, tra l’altro, come appurato dai carabinieri, una frequentazione del quartiere non per diletto o altri scopi “positivi”. Ma una frequentazione notturna, praticamente sempre a volto semicoperto da cappucci o berretti e per traffici loschi se non illegali.
Considerata la questione, carabinieri e Procura si sono rivolti al giudice per le indagini preliminari  Matteo Grimaldi che ha emanato nove ordinanze di custodia cautelare in carcere. Due soggetti sono ancora a piede libero ma i carabinieri sono sulle loro tracce. Gli altri sette invece sono stati arrestati e portati in carcere a Mantova. Si tratta di S.A.,42enne; T.A., 43enne; G.H., 22enne; E.S.M., 30enne; K.A., 56enne; L.A., 37enne; A.D.S., 40enne. Sono tutti di origine marocchina e domiciliati a Castiglione.
«La Procura – afferma il comandante della Compagnia  Simone Toni, accompagnato ieri dal comandante del Norm  Angelo Calvetti con il suo collaboratore  Domenico Miccolis e dal comandante della stazione  Antonio Di Nuzzo – è stata molto sensibile al nostro lavoro che abbiamo potuto portare a termine con successo. Ora i controlli vanno avanti, in collaborazione con le altre forze dell’ordine e con il Comune, per giungere a una rigenerazione del quartiere, come ci chiedono i tantissimi residenti perbene. Già ora si respira aria nuova con tante persone che si stanno riappropriando del quartiere».
Il comandante provinciale Fabio Federici, nel complimentarsi con i militari operanti, ha sottolineato come l’operazione va ad inserirsi in un contesto a più ampia scala che vede impegnate le pattuglie giornalmente sul territorio mantovano al fine di garantire la sicurezza della comunità.