Medole, via la cittadinanza a Mussolini e diamola alla Segre

MEDOLE “Via la cittadinanza a Benito Mussolini. Al suo posto venga conferita a  Liliana Segre”. Questa la proposta dei gruppi di minoranza consiliare, che dovrebbe venire inserita all’ordine del giorno del prossimo consiglio – che dovrebbe svolgersi tra una settimana circa.
Il Comune di Medole, infatti, fu tra i tanti che negli anni Venti conferirono la cittadinanza al dittatore fascista. La novità viene portata alla luce dal gruppo consiliare Medole insieme verso il futuro. Come riporta la relativa mozione, infatti, la scoperta della cittadinanza onoraria medolese a Mussolini risale allo scorso aprile, ovvero a un paio di mesi dalle elezioni amministrative che si sono svolte il 26 maggio, e quindi “senza la possibilità di intervenire in merito” da parte della passata amministrazione comunale guidata dall’ex sindaco  Giovanni Battista Ruzzenenti.
La cittadinanza a Mussolini, riporta sempre la mozione, venne concessa il 17 maggio 1924 con efficacia dal 24 maggio successivo. “Era un ordine ministeriale emanato attraverso il segretariato economico provinciale che, di fatto, imponeva a tutti i Comuni d’Italia l’adozione di tale provvedimento. Tanta era l’urgenza che non venne convocato il consiglio comunale e la giunta, che a quel tempo aveva la possibilità di deliberare per urgenza con i poteri del consiglio, adotto il provvedimento. È evidente – sottolinea la mozione – che fu un’imposizione autoritaria, che indusse i Comuni italiani ad eseguire senza libertà di scelta”. Il documento, firmato dai consiglieri Ruzzenenti,  Franca Caiola,  Silvana Vergna e  Laura Beschi, ricorda anche che solamente pochi giorni dopo (10 giugno 1924) venne assassinato Matteotti, cui è anche dedicato un importante viale di Medole. La richiesta al sindaco, dunque, è quella di ritirare la cittadinanza onoraria al dittatore fascista.
E, in contemporanea, con prima firmataria la consigliera Beschi, sempre per il prossimo consiglio comunale viene presentata un’altra mozione dai contenuti simili, sebbene opposti. Si tratta della mozione con la quale i due gruppi di minoranza chiedono invece di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, l’89enne senatrice a vita e sopravvissuta ad Auschwitz cui solo di recente è stata assegnata la scorta, a seguito dei violenti e ripetuti attacchi e offese subiti dopo aver proposto in Parlamento, a fine ottobre, una mozione per il varo di una commissione contro odio, razzismo e antisemitismo. “Così facendo – recita la mozione – intendiamo restituire il massimo rispetto e dignità all’onorificenza stessa, affermando il grande valore della pace e della memoria e respingendo nostalgie di tempi oscuri segnati da intolleranza e odio”.