Calcio Serie C – In Mantova-Pergolettese è sfida nella sfida tra allenatori emergenti

Davide Possanzini
Davide Possanzini

MANTOVA Allenatori emergenti contro. Accade spesso nel girone A di Serie C, dove i tecnici giovani e baldanzosi abbondano2. Accadrà sicuramente domenica al Martelli, in occasione del match tra Mantova e Pergolettese. Da una parte Davide Possanzini, dall’altra Matteo Abbate. Carta d’identità alla mano, Possanzini non si può definire un novellino, visto che di anni ne conta già 47. Più giovane è Abbate, classe 1983, quanto basta per essere incluso nella generazione successiva. Fin qui l’anagrafe, che separa in maniera inequivocabile i due allenatori.
Poi però c’è l’altro requisito, che è quello che ci interessa veramente e che inserisce entrambi nella stessa categoria: quella, appunto, degli allenatori emergenti. Il requisito è quello dell’esperienza. È qui che le carriere di Possanzini e Abbate si intrecciano. Entrambi, infatti, hanno alle spalle un passato da tecnici nelle giovanili, poi viceallenatori ed ora, per la prima volta, mister di una prima squadra da inizio stagione. Possanzini è partito dal vivaio del Brescia, guidando Allievi e Primavera. Poi la lunga esperienza come vice di De Zerbi a Foggia, Palermo, Benevento, Sassuolo e Donetsk; il ritorno al Brescia come tecnico della Primavera; la promozione in prima squadra per sole due partite; e finalmente quest’anno la grande occasione di plasmare a propria immagine e somiglianza il Mantova. Con risultati ad oggi eccellenti.
Abbate, ex difensore con buona esperienza tra B e C, ha invece iniziato come vice del viadanese Rossini al Carpaneto, per poi guidare l’U16 del Monza e la Primavera di Alessandria e Piacenza. Come Possanzini, nella scorsa stagione venne chiamato in corsa a guidare la prima squadra del Piacenza. Non riuscì ad evitare una retrocessione rocambolesca e contestata (vedi il discusso finale di Pergolettese-Triestina), ma impressionò per l’impronta personale e convincente che riuscì a trasmettere alla squadra. Lo stesso Mantova, allora guidato da Mandorlini, ne sa qualcosa: 4-2 per i piacentini nello scontro diretto dello scorso marzo. Quest’anno è stato ingaggiato dalla Pergolettese, club non certo ambizioso. La salvezza è l’obiettivo, eppure i cremaschi stanno andando oltre le aspettative. L’ultima vittoria col Legnago (con rigore decisivo al 97’!) li ha fatti salire all’ottavo posto, con 6 punti di margine sulla zona play out. Per Abbate valgono le parole di stima spese per lui da Christian Botturi («come Possanzini ha saputo dare un’identità alla sua squadra»), uno che sta dimostrando di avere la vista lunga sui tecnici emergenti.
Classifica alla mano, il pronostico per domenica è tutto dalla parte del Mantova. Ma questa sfida nella sfida tra gli allenatori aggiunge pepe, oltre che imprevedibilità alla partita. Un motivo in più, in casa biancorossa, per tenere le antenne ben diritte.