Novemila mantovani in cerca della pace fiscale

MANTOVA Sono quasi 238mila i contribuenti lombardi chiamati a fare pace con il Fisco, poco meno del 15% degli italiani (1,8 milioni) che hanno chiesto procedure agevolate per saldare le tasse arretrate. Lunedì 2 dicembre scadono i termini per pagare l’intero importo o, nella maggior parte dei casi, la prima delle cinque rate secondo quanto previsto dalla legge sulla pace fiscale. Due i provvedimenti garantiti dalla pace fiscale, il percorso di rientro agevolato che interessa le cartelle esattoriali oltre mille euro non riscosse dal dal 2000 al 2007 in merito ad accertamenti Iva e Irpef. Il primo, definito “saldo e stralcio“, si rivolge alle famiglie in gravi difficoltà economica, con Isee inferiore a 20mila euro. Il “condono” prevede il pagamento di una cifra che varia dal 16 al 35% dell’importo dovuto, scontato di sanzioni e interessi: il 16% per i nuclei con un reddito dichiarato inferiore a 8.500 euro, il 20% tra 8.500 e 12.500 euro e il 35% tra 12.500 e 20mila. La seconda via, accessibile a tutti, è la rottamazione-ter, la cancellazione delle sanzioni e degli interessi di mora. In pratica, la pace col fisco prevede l’intero versamento dell’importo arretrato (rateizzabile) senza multe. In Lombardia, il termine del 2 dicembre riguarda quasi 110mila milanesi, circa 26mila contribuenti di Brescia, oltre 22mila di Varese e poco più di 21mila di Bergamo. Seguono Pavia (oltre 15mila), Como (circa 13mila), Mantova (quasi 9mila), Cremona (oltre 7mila) e Lecco (circa 6.500), mentre Lodi (5mila) e Sondrio (circa 2.700) sono le meno coinvolte.