Nella Bassa cartelli col limite “5G”: burla o protesta?

OLTREPO’ La goliardata di qualche buontempone o l’azione convinta di qualcuno che ha deciso di mettere in guardia le persone da una possibile minaccia agendo nel segreto più assoluto? Trovare la risposta è un’impresa ardua, molto più semplice raccontare i fatti. Alcuni segnali stradali che segnalano il limite dei cinquanta chilometri orari sulla strada che collega Moglia alla frazione di San Giovanni di Concordia, una strada di campagna piuttosto frequentata che attraversa le province di Mantova e Modena, sono stati modificati. Sul numero zero della cifra nei vari cartelli sono stati infatti apposti un pezzo di nastro isolante bianco e uno di nastro isolante nero in orizzontale, a formare la lettera “G”. Il tutto per arrivare alla scritta 5G, la nuova tecnologia di connessione dei dati che, sul web, alcune teorie nefaste descrivono come un autentico spauracchio. Senza addentrarsi troppo nei meandri delle bufale travestite da cospirazioni e complotti che popolano internet, sul 5G se ne sono davvero sentite di tutti i colori, fino a farlo diventare pure veicolo di diffusione del Coronavirus; una sorta di scia chimica del 2020, questo 5G. Al di là delle battute, i cartelli “modificati” non si limitano solo alla strada che collega Moglia a Concordia, ma è possibile trovarne anche nel suzzarese, dalle parti di Motteggiana. Che qualcuno stia cercando di avvisare la popolazione sui rischi di questa nuova tecnologia, prendendo spunto anche da situazioni non così distanti dal territorio in questione? Basti pensare che, come riporta la testata online “Sul Panaro”, a Mirandola sono state raccolte cinquecento firme contro il 5G. Resta il mistero, oltre alla curiosità dei conducenti delle auto che si trovano davanti questi bizzarri cartelli.