CASTEL GOFFREDO – In occasione dell’anniversario della morte di Corrado Bocchi, il prossimo 22 marzo il Gruppo San Luca ricorderà l’importante figura castellana con un’esposizione dei suoi disegni allestita al piano terra della torre civica, destinata ad ospitare il museo a lui intitolato. L’associazione omaggerà il proprio fondatore e instancabile animatore culturale con alcuni progetti di arredo per interni eseguiti durante la sua lunga attività di antiquario, arredatore e progettista.
I disegni esposti, frutto di una necessaria selezione, sono stati eseguiti tra gli anni Novanta e l’inizio degli anni Duemila per committenti privati. Tutti raccontano la sua professionalità ma soprattutto il suo garbo, evidente in ogni minimo dettaglio, dalla maniglia della porta finestra incorniciata da specchiature dipinte in finto marmo alle appliques, i tendaggi e complementi d’arredo che proiettano la propria ombra sulla parete, suggerendo l’idea di una stanza inondata di luce.
A causa dell’emergenza Covid e della conseguente chiusura al pubblico del Mast, il Gruppo San Luca ha destinato all’esposizione il piano terra della torre civica protetto da pareti trasparenti, in modo da renderle visibili a chiunque dal 20 marzo a dopo Pasqua.
Dopo essersi diplomato al liceo artistico Dal Prato di Guidizzolo, Bocchi si formò presso lo Studio Linea a Brescia fino ad aprire a Mantova nel 1983 Studio Area, il proprio negozio di antiquariato, progettazione e restauro, aperto fino al 2014.
Passione, competenza, incondizionata disponibilità, spinsero Bocchi, allora sostenuto da don Antonio Mattioli (pure scomparso poco meno di un anno fa) e Sergio Bologna, a fondare nel 2000 l’associazione Gruppo San Luca, che in base allo statuto prevede “la tutela, il restauro, la promozione e la valorizzazione culturale e religiosa dei beni di valore artistico e storico appartenenti o affidati alla parrocchia di Castel Goffredo, nonché propri”. E proprio il desiderio di conservare, tramandare e valorizzare la memoria storica della sua città ha condotto Bocchi e una schiera di volontari altrettanto motivati, ad aprire al pubblico nel 2018 il Mast, primo tassello di un mosaico che a breve sarà affiancato dalla “Torre di Castelvecchio. Museo Corrado Bocchi” e dal “Tesoro di Sant’Erasmo”, allestito nell’antica sagrestia della chiesa.