Po in secca: numeri che preoccupano

OLTREO’ – Fiume Po in secca: un problema che si sta evidenziando con una certa criticità in questa parte dell’anno anche a causa di un drastico calo delle precipitazioni: l’Autorità Distrettuale fa sapere che il grande fiume registra un calo delle portate del 40-50% come nel 2005 e simile al 2015, a causa dell’assenza di precipitazioni e lo scioglimento delle nevi cadute il mese scorso.
I mutamenti climatici stravolgono la “stagionalità” dei fenomeni più consueti e novembre, considerato da sempre il mese delle piogge più intense (talvolta causa di pericolose alluvioni), quest’anno, invece, ha fatto registrare un calo evidente e non comune di portata.
C’è di che preocuparsi? La situazione va monitorata ma, come spiegano dal Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po, al momento non si registrano sofferenze nelle colture autunnali del Destra Secchia: «Quel poco di pioggia caduto negli ultimi mesi ha comunque permesso ai campi di far germogliare i campi, che infatti si presentano verdi – spiega la presidente dell’ente consortile Ada Giorgi – Dal punto di vista idraulico, è normale che durante le stagioni si alternino momenti di siccità a momenti di intense precipitazioni: ricordo che l’anno scorso, in questo periodo, stavamo affrontando una piena e avevamo dovuto accendere gli impianti e pompare per liberare il territorio dall’acqua, e anche nel periodo natalizio era stato così. Il livello del grande fiume non è costante, attualmente è in magra ma per ora non desta particolare preoccupazione». Si attende quindi un miglioramento della situazione: attenzione alta dunque ma senza eccessivi patemi.