Poggio Rusco – Cala il sipario sullo stabilimento della Skf: fibrillazione per una quindicina di operai

55

Poggio Rusco Cala il sipario sullo stabilimento Skf di Poggio Rusco, conosciuta in paese come la ex-Glo: l’azienda avrebbe comunicato all’amministrazione la propria decisione, irrevocabile, di chiudere il sito produttivo e di trasferire macchinari e lavorazioni in altri stabilimenti. Resta sospeso il destino di una quindicina di lavoratori: anche se l’azienda ha dato rassicurazioni di un sostegno nel percorso di ricollocamento le preoccupazioni rimangono altissime.
Dei 21 lavoratori di Skf cinque sarebbero ormai prossimi alla pensione ed è quindi facile ipotizzare che per questi si ricorra a forme di prepensionamento o mezzi equivalenti; ma per i restanti sedici la situazione resta alquanto complessa dato che l’azienda svedese ha sì altri stabilimenti su suolo italiano ma sono tutti molto distanti dai luoghi di residenza degli operai stessi. L’azienda avrebbe dato rassicurazioni alla stessa amministrazione comunale podiense e, a quanto sembra, potrebbe provvedere a sue spese a un percorso di ricollocamento, magari accompagnato anche da un percorso di formazione. Una speranza, a quanto sembra, potrebbe essere rappresentata dalle altre aziende presenti nel territorio di Poggio Rusco, molte delle quale starebbero cercando della manodopera anche specializzata, mentre il Comune sta già facendo delle valutazioni affinchè l’edificio che è attualmente sede di Skf non rimanga vuoto e inutilizzato per troppo tempo.
Una vicenda, quella della ex Glo, che si era aggravata negli ultimi tempi quando l’azienda madre aveva lamentato costi eccessivi di gestione dello stabilimento e l’impossibilità di trovare nuovi acquirenti.