“Prima il raddoppio ferroviario e poi si pensa ai sottopassi”, la risposta del sindaco di Castellucchio alla richiesta della minoranza

CASTELLUCCHIO – Non soddisfa la risposta fornita dal sindaco di Castellucchio, Romano Moncelli, ai promotori della petizione inoltrata al Comune nel mese di dicembre affinché vengano realizzate nella prima fase del raddoppio ferroviario Mantova Piadena alcune opere ritenute prioritarie ed invece inserite nella seconda fase del progetto.
«Rispondendo alla nostra petizione, – precisa il promotore dell’iniziativa, il capogruppo della civica Visione d’insieme, Giovanni Bevilcqua – documento firmato da 451 cittadini, il sindaco conferma che è necessario costruire almeno un sottopasso ciclopedonale oltre al sottopasso pedonale che verrà costruito presso la stazione ferroviaria. Andando nello specifico – prosegue il consigliere d’opposizione – nel documento che abbiamo ricevuto si legge: “l’Amministrazione Comunale ritiene saggio aspettare di valutare, dopo la sua realizzazione, la fruibilità complessiva del sottopasso in zona stazione. Se tale fruibilità risultasse soddisfacente, potremmo proporre di spostare il sottopasso ciclopedonale di Via Repubblica/Via Gabbiana, che diventerebbe ridondante, non già su Via Crocette, che ha già comunque il sovrappasso, bensì in Via Fontana, primo passaggio a livello soppresso, in direzione Grazie, in un punto del tutto privo di qualsiasi tipo di collegamento sostitutivo”. Quindi, secondo il sindaco, prima terminiamo la realizzazione del raddoppio ferroviario, poi spacchiamo tutto per fare il sottopasso che se facessimo ora costerebbe quasi nulla. Tanto paga sempre Pantalone. Il sindaco sa perfettamente – precisa Bevilacqua – che il sottopasso della stazione non si potrà percorrere in bicicletta e sarà costruito non nel piazzale antistante come dice lui, ma all’interno della stazione, sulla proprietà di Ferrovie Italia che potrà chiuderlo quando vuole, rendendo impossibile l’attraversamento dei binari. In molti paesi le stazioni chiudono la sera. L’idea, infine, di eseguire il sottopasso in via Fontana piuttosto che in via Crocette è una provocazione. L’assurdità della risposta ci stimola ad andare avanti. Continueremo a chiedere il bene della nostra comunità», conclude il consigliere di minoranza Giovanni Bevilacqua.
Paolo Biondo