Raid al Circolo Acli di San Biagio: via monete ed alcolici

SAN BIAGIO Un gesto tanto vile quanto fastidioso, considerato il già triste contesto nel quale ci troviamo da oltre un mese, quello perpetrato ai danni della struttura del Circolo Acli nella serata di domenica.
Due individui, probabilmente ragazzi del posto, verso le 22 hanno fatto irruzione nelle cucine del locale forzando la finestra e fondendo quindi con un accendino il vetro in plexiglass. Una volta introdottisi nella struttura, ovviamente chiusa al pubblico da settimane nel rispetto delle ordinanze governative, sono riusciti ad asportare un po’ di monete dalla cassa e qualche bottiglia di alcolici prima di allontanarsi. La ragazzata, perché di questo pare trattarsi, rischia di costare cara ai due ladruncoli improvvisati perché, a loro insaputa, sono stati ripresi dalle telecamere di sorveglianza in funzione e già riconosciuti nonostante si fossero premurati di coprirsi il volto prima di compiere la razzia. L’episodio, denunciato dai gestori anche via social, ha trovato la condanna unanime del paese; la comunità, infatti, riconosce alla famiglia il grande merito di aver rilanciato lo storico Circolo a suon di coperti e piatti della tradizione riproposti dal giovane ma preparato chef dopo anni bui (a tal proposito vale la pena ricordare che la nuova gestione ha festeggiato il primo anno di attività lo scorso 23 marzo, quindi auguri, ndr). «Prenderemo tutte le misure del caso – afferma uno dei gestori su Facebook -, essendo un esercizio pubblico nonché circolo abbiamo dovuto denunciare il tutto alle forze dell’ordine in quanto ne può valere anche della nostra immagine. Non vogliamo essere vendicativi ma è giusto che chi sbaglia debba pagare. Le immagini parlano chiaro, abbiamo le prove che si tratterebbe di due ragazzi del posto». Indipendentemente da come evolverà la vicenda resta però da chiarire un altro punto, ovvero cosa ci facessero due adolescenti a spasso nonostante il ferreo divieto di spostarsi senza motivo; i fautori del gesto, oltre al furto, rischiano una denuncia per aver violato le prescrizioni finalizzate al contenimento del Covid – 19. Si parla di penale.