Rems: sicurezza ok, ma ora si deve risolvere la questione del personale

CASTIGLIONE – Ne escono soddisfatti i sindacati di categoria Fp Cgil, Fp Cisl e Uilfpl dall’incontro grazie al quale, dopo varie richieste e incontri, hanno ottenuto importanti risultati in merito alle varie segnalazioni degli operatori delle Rems (Residenze per l’esecuzione delle Misure di Sicurezza, costituite in via sperimentale nel 2015).
Tra i principali punti esaminati, la formazione continua e specifica nel rispetto del ruolo di tutti gli operatori compreso il re training all’interno delle Rems; la revisione del Protocollo Tso Interno, l’attivazione della sicurezza passiva. Quest’ultima, tra l’altro molto importante, che prevede una fase sperimentale con due vigilanti all’interno della portineria con l’utilizzo di un metal detector, e vigilanti sul perimetro esterno. Le parti sindacali inoltre hanno espresso una grande preoccupazione a causa di una forte carenza del personale, comparto e dirigenza medica, a seguito delle numerose cessazioni avvenute negli ultimi mesi.
«Abbiamo fortemente richiesto di provvedere all’assunzione di personale infermieristico dalla graduatoria dell’ultimo concorso dell’ASST Mantova e di provvedere tempestivamente al reclutamento del personale della dirigenza medica – scrivono in una nota congiunta i rappresentanti Trasforini  (Cgil)  Tondelli  (Cisl)  e  Biacca (Uil) -. Considerato che reclutare il personale in tempi brevi non può essere l’unica soluzione per mantenere uno standard di sicurezza l’alternativa è ridurre il numero dei pazienti all’interno delle Rems da un minimo di 20 a 40 pazienti chiudendo 1 o 2 Rems. La direzione si è quindi impegnata nel far presente a Regione Lombardia questa criticità, e trovare una soluzione al fine di poter ridurre il numero dei pazienti collocandoli in altre strutture. In Italia sono attive circa 30 rems con 600 posti letto. Regione Lombardia invece di aprire nelle diverse province le residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza (rems), così come previsto nella riforma del 2014, ha deciso di dividere l’ex ospedale psichiatrico di Castiglione delle Stiviere in 8 comunità, per un totale di 160 posti. Per continuare il confronto è in fase di costituzione la Commissione Paritetica (prevista dal ccnl), come da nostra richiesta, rispetto alle problematiche in questione. Nel rispetto delle disposizioni previste in ambito dell’emergenza sanitaria ci stiamo attivando per organizzare a breve un’assemblea con tutto il personale».