Ripartenza tra le polemiche: troppi studenti per la prima media di Sabbioneta

SABBIONETA – Sabbioneta È di queste ore la bagarre sulla classe prima media di Sabbioneta, che dovrebbe partire il prossimo 14 settembre con ben 29 alunni. Troppi per la presidente del consiglio d’istituto e rappresentante dei genitori Lorena Ghezzi, che sulla questione ha trovato il pieno appoggio del sindaco Marco Pasquali, nonostante in consiglio comunale siano dichiaratamente avversari (Ghezzi, infatti, è capogruppo di una delle liste di opposizione).
La classe va inderogabilmente divisa in due sezioni, secondo Ghezzi, tanto più che tra gli alunni esistono anche casi con problematiche e quindi si creano ulteriori ostacoli per l’apprendimento in quella che rischia di diventare una “classe pollaio”. «I nostri figli non sono numeri – afferma Ghezzi – e così non va. Hanno il diritto di poter imparare nel migliore dei modi e col sovraffollamento questo diritto lo perdono». A giugno era stato comunicato a tutti i genitori che il Provveditore avrebbe assegnato i docenti per poter avere due sezioni, mentre ad agosto, con la definizione dell’organico di fatto, a Sabbioneta non è stato assegnato nessun docente in più, come era stato promesso anche dal dirigente scolastico.
Questo nonostante il ministro Azzolina abbia assicurato nuove assunzioni in organico, sia pure pro tempore. In pratica vi sarebbe un tot di docenti che possono essere assegnati ai plessi solo per l’emergenza Covid, per il potenziamento dell’organico. Finita l’emergenza questi docenti termineranno il loro servizio. Per Sabbioneta questo non è stato fatto, nonostante – come sottolineato dai rappresentati della scuola – lo richiedesse lo stato della nuova classe.
«La “buona scuola” – sottolinea Ghezzi – non è solo numeri, grafici e proporzioni. Occorre usare il buon senso. Questa prima va divisa e sulla questione non intendo mollare la presa». Una questione che sembra terrà banco fino alla riapertura delle scuole, sperando in una soluzione che possa andare incontro alle esigenze di tutti. Ora si vedrà. Certo, ormai è solo questione di giorni prima della riapertura delle scuole.