Viadana: lamentele sulla piazza. “Un paese senza centro: serve un restyling”

VIADANA Dai tempi del proprio rifacimento, piazza Manzoni, è sempre stata oggetto di polemiche e “confronti”, spesso piuttosto accesi sull’opportunità di un intervento che, già in fase progettuale, fece molto discutere esponenti di maggioranza e opposizione in precedenti mandati. Un restyling che divise da subito l’opinione pubblica e rispetto al quale si sollevarono molte voci critiche. Ora, a distanza di anni, è Viadana Davvero che torna sul tema della fontana in piazza e lo fa da un’agorà virtuale, tramite la propria pagina Facebook, dalla quale esprime critiche, osservazioni, proponendo suggerimenti con l’auspicio di rilanciare il comune virgiliano.
«Una città non è tale senza un centro. A Viadana – affermano – da troppo tempo manca il centro. Manca un luogo attraente e vivibile. Ma soprattutto manca il cuore di un paese che per decenni è stato il punto di riferimento dell’area. Troppi errori del passato sembrano aver inficiato per sempre le possibilità di rilancio del capoluogo». Nello schema di Viadana Davvero si rende necessario quindi un cambio di passo, anticipato da un deciso restyling di Piazza Manzoni.
«Serve invertire la rotta. Serve dar corso a quanto già deliberato dal consiglio comunale, ovvero fare sparire quel terribile reliquato rappresentato dalla fontana. Serve cambiare i colori della piazza. E serve riportare il verde in piazza. Alberi e panchine. Come nei grandi centri di tutto il mondo. Una formula semplice per la quale non potranno bastare le pur apprezzabilissime iniziative di qualche singolo privato. Servirà avere un bar per i viadanesi. Un luogo degno di questo nome nel centro della piazza, come ovunque nel mondo. Niente di particolarmente innovativo: buon senso e spirito di iniziativa. Servirà il contributo di tutti, anche economico. Questa città – affermano da Viadana Davvero proiettandosi idealmente già alle amministrative del 2020 – dovrà ripartire prima o poi. E ripartirà. Con le persone giuste e appassionate che fino ad oggi sono rimaste nell’ombra. Con la buona volontà di quei cittadini che non hanno bisogno di amministrazioni pubbliche per risolvere i loro problemi. Coi viadanesi».