Viadanese dell’anno, la famiglia Cavatorta respinge la candidatura

VIADANA Ad una prima e superficiale lettura la decisione della famiglia di Giovanni Cavatorta di non aderire alla candidatura del compianto sindaco di Viadana in qualità di “Viadanese dell’anno 2019” potrebbe sembrare strana perché si tratta di rinunciare ad un’onorificenza di grande prestigio. In realtà la grande umanità che lo ha contraddistinto, tanto nel ricoprire la carica pubblica quanto nella quotidianità e nei rapporti di tutti i giorni, emerge con forza anche dalle parole recanti la firma di madre, padre e fratello. “L’onore riservato a Giovanni durante il rito funebre – si legge nella comunicazione scritta e firmata dai familiari nella giornata di ieri – è già stato estremamente consolante e premiante sia per la grande e spontanea adesione popolare, sia per la notevole presenza di autorità e sindaci in rappresentanza delle comunità”.
La richiesta di candidare Giovanni Cavatorta come “Viadanese dell’anno 2019” era pervenuta, a mezzo Facebook, dal gruppo “Viadana Davvero 2020” anche se in maniera non conforme al regolamento che impone la riservatezza della proposta, ma soprattutto sono ancora le parole del comunicato a cesellare con precisione e dolcezza il pensiero della famiglia al riguardo. “Giovanni non avrebbe mai accettato una candidatura che lo coinvolgesse in merito alla sua funzione pubblica. Ciò che ha realizzato o che era in essere del programma elettorale assieme ai suoi collaboratori – questa è l’essenza del pensiero -, non avrebbe dato adito a esempi, ma soltanto a doveri nei confronti dei viadanesi: vero scopo della sua passione civica”.
Il messaggio è allegato ad una breve nota dell’assessore Massimo Piccinini, presidente della commissione del premio, il quale puntualizza che il nome di Cavatorta era già stato ipotizzato dalla stessa maggioranza e che in forma privata era stata resa edotta la famiglia in merito alla candidatura.
Il comunicato ha anche un messaggio politico, forte e moderato, un messaggio in pieno stile Cavatorta che sembra quasi “smarcare” il ricordo del sindaco dalle dinamiche politiche: “Si ritiene che la “sua” amministrazione ancora perfettamente efficiente e competente – si legge -, non abbia bisogno di prove autoreferenziali come il premio “Viadanese dell’anno”. La famiglia Cavatorta pertanto stima che la prestigiosa onorificenza civica sia conferita a persone meritevoli il cui operato vada oltre la politica”.