Comitiva di Bozzolo in gita in montagna torna positiva al Covid-19

BOZZOLO – Doveva essere una giornata di piacere, all’insegna della passione per i funghi, la stessa che ogni anno vedeva una comitiva bozzolese partire per le mete di montagna per una buona “scorpacciata”. Un’abitudine che, purtroppo, quest’anno, è costata cara al gruppo: al ritorno si sono scoperti tutti positivi al Covid. Per alcuni di loro è stato necessario il ricovero.
Che la vita negli ultimi mesi fosse stata stravolta lo hanno mostrato i numeri dei contagi della scorsa primavere e l’impennata che si sta nuovamente registrando ed è così che anche quelle che erano abitudini ormai consolidate da anni devono far il conto con una realtà completamente cambiata. È stato, purtroppo, così per un gruppo di bozzolesi che nei giorni scorsi si sono recati in montagna: un appuntamento fisso, che ormai da anni si ripeteva mosso dalla comune passione per i funghi. Proprio per questo, qualche giorno fa, gli amici di sempre si sono recati nella vicina parma per una ricca “scorpacciata” di funghi. Una giornata che si è, però rivelata fatale: poco dopo i partecipanti dell’uscita si sono scoperti positivi al Coronavirus.
Difficile – se non impossibile – risalire al momento ed al luogo esatto del contagio (il gruppo avrebbe raggiunto la montagna con un pulmino per poi recarsi a mangiare) ma quel che è certo è che il virus ha purtroppo colpito indistintamente, i vari partecipanti. Proprio tra loro – come confermato dal sindaco Giuseppe Torchio – ci sarebbe anche chi ha avuto bisogno del ricovero in ospedale a causa delle conseguenze del Covid.
Una brutta esperienza che ora si spera si possa risolvere per tutti nel migliore dei modi e senza gravi conseguenze. Un episodio che comunque riporta l’attenzione sui rischi che ogni giorni si corrono anche nelle più banali attività, come ricordato dal primo cittadino: «sono sottovalutazioni che, purtroppo, possono avere gravi conseguenze».
Un tema, quello del Covid, che nell’ultimo periodo è stato anche al centro dell’attenzione di amministrazione comunale e cittadini per l’annuncio – nelle scorse settimane – della predisposizione del Don Mazzolari quale presidio Covid: si parla di circa il 70% dei posti letto. Un numero che si temeva potesse, di fatto, mettere in secondo piano il ruolo riabilitativo del nosocomio. «È motivo di inquietudine – afferma a tale proposito il primo cittadino -; è stata comunque mantenuta la riabilitazione e recentemente è stata aggiunta la macchina ad onde d’urto». Intanto, proprio ieri mattina il Comune ha inviato delle note alle diverse associazioni sportive del territorio contenenti le ultime disposizioni del Dpcm del 25 ottobre.