Casa ideale? Ecco cosa chiedono gli under 36

Malgrado i tagli ai vari bonus edilizi e non, il governo ha deciso di prorogare di un anno (ovvero fino al 31 dicembre 2023) il Bonus Casa, manovra dedicata ai giovani italiani under 36 che intendono acquistare la loro prima casa. Ma prima di scontrarsi con la realtà cosa vorrebbero davvero, se potessero pensare solo ai loro desideri, i ragazzi under 36 che abitano in Italia? Berkshire Hathaway Home Services, network globale di intermediazione che opera in Italia in partnership con Maggi Properties, l’ha chiesto ai diretti interessati La città come prima scelta Ci sono desideri che non cambiano con l’età: giovani e meno giovani vorrebbero una casa in città che, per le sue comodità e la possibilità di raggiungere in fretta il luogo di lavoro, supera di molto la voglia di quiete che può regalare la campagna e persino il profumo di una località marittima. È un trend che si conferma soprattutto dai 26 anni in su, complice l’inizio dell’attività lavorativa più intensa e il bisogno di comodità: il 73% sogna di svegliarsi ogni mattina in mezzo alle vie dei grandi centri italiani. Lo stile urban vince dunque per questioni pratiche, che vedono protagonisti anche cultura (59%), mezzi di trasporto ben funzionanti (45%) e la possibilità di accedere a un maggior numero di eventi (41%), rispetto ai più grandi per i quali la movida in generale perde il suo fascino. A cosa pensano i giovani prima di acquistare casa? Quali sono dunque le caratteristiche che dovrebbe avere una casa per convincere i giovani ad acquistarla? Innanzitutto, sia gli under 36 sia i più grandi concordano sulla posizione: in una vita sempre più frenetica, uscire dalla propria porta e trovarsi vicino ai servizi fondamentali viene considerato un asset indispensabile. Nella fascia dai 31 ai 36 anni, poi, per il 93% degli intervistati la classe energetica è importante o molto importante, un dato che fa molto ben sperare in un futuro che vede un pianeta pulito e sano, guidato da una classe dirigente consapevole ed eco-friendly. Insomma la casa dei sogni ha spese di gestione sostenibili, posizione condivisa dagli intervistati dai 36 anni in su. Beata gioventù: al 50% dei ragazzi sotto i 25 anni che pensano alla casa ideale non importa né della dimensione né del numero di camere, dato che invece aumenta esponenzialmente man mano che si sale con l’età, fino ad arrivare nella fascia dai 37 agli oltre 54 con un riscontro dell’oltre 90%. Elemento principe nell’acquisto di una casa è il prezzo di vendita, importante per quasi l’unanimità degli intervistati, così come la tipologia dell’in vestimento. Sia i più giovani che gli adulti opterebbero per una casa che possa essere facilmente rivendibile. L’immobile ideale Secondo gli under 36 una casa di proprietà dovrebbe necessariamente avere un’apertura esterna: l’87% dei ragazzi chiederebbe infatti un balcone, dato che conferma l’incredibile impatto della pandemia sul nostro stile di vita, che oggi cerca un equilibrio maggiore tra la necessità di stare più tra le mura domestiche e avere un rapporto con l’ambiente che ci circonda. Posto auto (33%), studio (30%) e lavanderia (27%) seguono i desiderata dei giovani italiani. Il balcone rimane fondamentale anche tra gli adulti, che a differenza dei più giovani sottolineano l’importanza del garage di proprietà (57%) e di una zona da adibire a ripostiglio/ lavanderia (43%). Ma qual è la casa dei sogni per giovani e meno giovani? I giovani e meno giovani hanno il sogno comune di acquistare una casa in posizione comoda, con grandi spazi esterni e dimensioni ampie. Oltre al giardino, che fa sospirare l’80% dei ragazzi è l’85% degli adulti, immaginare di avere uno studio (a cui aspira il 43% degli under 36)o la grande comodità di una cabina armadio (50%) è il non plus ultra – anche se un buon 37% sogna di avere in casa una spa con piscina e il 25% eviterebbe volentieri di uscire per fare sport, se potesse far spuntare nella propria dimora una bella palestra con tutti i comfort. E dato che la fantasia è concessa, perché non pensare a un’abitazione completa di domotica di ultima generazione (28%) o una stanza cinema (18%)? Infine, dopo i 36 anni fa capolino, oltre alla gioia di avere tra le mura domestiche un bagno aggiuntivo, una stanza dedicata ai figli e ai loro giochi perché si sentano liberi di sfogare la loro creatività, ma anche una dispensa ad hoc come nelle ville americane. Nota metodologica – Ricerca BHHS su un campione di 300 utenti, uomini e donne di età compresa tra i 20 e i 60 anni.

Per saperne di più, leggete l’edizione di oggi de la Voce di Mantova con i consigli dell’Arch. Annalisa Panerari.