MANTOVA Il peggioramento della scorsa notte è ormai alle spalle. Un’area di alta pressione proteggerà ora il Mediterraneo centrale per più giorni, assicurando tempo più stabile e soleggiato almeno fino a giovedì.
Il bilancio del maltempo del fine settimana è a due facce: bassa Lombardia, Veneto, Nordest in genere risparmiati, Piemonte, Liguria e alta Lombardia colpite e affondate. Era del resto nelle previsioni formulate già all’inizio della settimana.
Il mantovano non è stato più di tanto colpito dalle piogge torrenziali per due motivi. In primo luogo la nostra provincia è rimasta ai margini della depressione che tanta pioggia ha scaricato sul Nordovest. In secondo luogo perché lo scirocco che tanto ha soffiato nei giorni scorsi in Piemonte non riesce a procedere perché trova qui lo sbarramento delle Alpi. Non riuscendo a superarle, questo vento caldo e umido è costretto a salire in quota dove condensa sotto forma di piogge torrenziali.
Il mantovano ha risentito quindi del maltempo in modo marginale perché da noi lo scirocco spira senza incontrare ostacoli su cui condensare l’umidità che trasporta. Il risultato è stato impressionante: sull’alto Piemonte sono caduti fino a 400 millimetri d’acqua in poco più di 24 ore contro i 12 caduti su Verona.
Ad oggi il bilancio delle piogge cadute da gennaio a Mantova città è tutto sommato nella media, che prevede circa 550 millimetri. In centro città sono caduti complessivamente poco più di 500 millimetri (per l’80% in meno di tre mesi), ma in provincia i numeri sono diversi. Sull’alto mantovano si superano generalmente i 600 e in alcune zone della Bassa non si va oltre quota 450. Qui i temporali estivi hanno scaricato meno pioggia rispetto a quanto avvenuto più a nord. Quantità ancora più contenute nella Bassa: a Legnago la pioggia caduta da gennaio non supera nemmeno i 500 millimetri.
L’anno scorso fino al 5 ottobre erano caduti fino ad oggi circa 600 millimetri d’acqua. Diversamente era andata in annate recenti come nel caso del 2017, quando la quantità di pioggia annua era ad oggi di appena 370 millimetri, quasi il 60% in meno rispetto alla media. Annata molto arida anche quella del 2015 con appena 360 millimetri accumulati fino ai primi di ottobre.
Come noto l’attuale mese è uno dei più piovosi dell’anno. Riceve mediamente 85 millimetri (85 litri per metro quadro). Il più piovoso dal dopoguerra è stato quello del 1964 con 222 millimetri seguito dal quello del 1993 con 197. Dal punto di vista pluviometrico è un mese spesso pericoloso per la genesi di perturbazioni a carattere sciroccale foriere di alluvioni anche nel Triveneto. Ancora vive nella memoria sono le immagini dei disastri indotti dal ciclone Vaia, una maxi depressione che due anni fa devastò l’alto Veneto e il Cadore con venti fino a 180 chilometri orari. Per non parlare delle alluvioni dell’est veronese il 31 ottobre del 2010.
Ci aspetta ora una settimana tranquilla. L’avanzata di un’area di alta pressione da ovest introdurrà già oggi un certo miglioramento con sole quasi sempre presente e temperature massime attorno ai 21 gradi. Da domani farà un po’ più freddo al mattino, ma grazie al calore del sole e alle correnti prevalentemente occidentali, durante il giorno il termometro supererà sempre i 20 gradi, anche se di poco. Un nuovo peggioramento è atteso infine nella giornata di sabato.
Alessandro Azzoni