L’alta pressione africana riporta l’estate in sella Tutta la settimana in compagnia del sole

MANTOVA  L’estate tiene, rilancia e prepara una moderata ondata di caldo africano che tra giovedì e sabato porterà le temperature pomeridiane a ridosso dei 35 gradi se non oltre.
Superata la crisi di inizio agosto, la stagione proporrà ora – e almeno fino a sabato 14 – un tipo di clima totalmente in linea con i canoni estivi ai quali le ultime annate ci hanno abituati. Prepariamoci: farà molto caldo. Unica consolazione: la canicola in arrivo non sarà così eccezionale e già domenica prossima subirà una certa attenuazione.
Il nuovo acuto dell’estate sarà indotto da un sistema depressionario che dalle isole britanniche finirà con il favorire una certa risalita di aria molto calda di origine nordafricana diretta proprio verso l’Italia, Il sud sperimenterà di nuovo, a partire da domani, un’ennesima ondata di caldo nella cornice di un’estate fra le prime tre più roventi della storia climatica d’Italia. Anche il nord della Penisola farà i conti con l’afa, sebbene in misura minore: da mercoledì a sabato, ma probabilmente anche nei giorni successivi, il sole non darà tregua. L’escalation delle temperature sarà notevole. Dai 31/32 gradi previsti oggi e domani, il termometro salirà a 33 mercoledì e a 34 giovedì. Venerdì e sabato potrebbero essere le giornate in assoluto più calde con termometro che potrebbe superare localmente i 35 gradi. Temperature diurne elevate anche in montagna, quindi sui 29 gradi attorno ai mille metri di quota.
Ancora non è chiaro, infine, cosa accadrà a Ferragosto. Il nord Italia sarà probabilmente interessato già sabato sera dal transito di un fronte di aria fredda che finirà inevitabilmente per dare vita ad una catena organizzata di temporali, soprattutto a nord del Po.
Il caldo in arrivo non è da inquadrare come un’eventualità eccezionale. Sette anni su dieci vedono concentrarsi in questo periodo le temperature più alte dell’anno. Il record mensile, va ricordato, appartiene all’11 agosto 2003 con una temperatura massima di 39,4 gradi. Molto anomalo è semmai quanto sta accadendo ai mari italiani, specie quelli che circondano il centro-sud della Penisola. La temperatura superficiale delle acque sta raggiungendo livelli record, mai misurati fino ad oggi. Complice il fortissimo riscaldamento in atto, le acque joniche della Calabria e della Sicilia hanno superato i 29 gradi, tra 3 a 4 oltre le medie. Valori eccezionali anche nell’Adriatico, compresi tra i 27° delle coste Venete e i 29° del Salento. Probabile che entro la fine del mese possano essere raggiunti i 30 gradi.
Non è una buona notizia. Tanto calore in eccesso sarà ceduto all’atmosfera nel prossimo autunno, fornendo così enormi quantità di energia potenziale alle perturbazioni sciroccali della prossima stagione. Nel Mediterraneo potrebbero scatenarsi vortici ciclonici secondari sostenuti proprio dal vapore rilasciato in grande quantità dai mari surriscaldati che circondano la Penisola. In pratica, il rischio di piogge torrenziali e di eventi alluvionali su tutto il nord Italia è quest’anno ancora più elevato.
Ancora ricordiamo gli effetti del transito di Vaia tra il 26 e il 30 ottobre 2018. Il mantovano fu sostanzialmente graziato da un evento che solo nel nel Veneto provocò danni superiori al miliardo di euro. Forte maltempo di origine sciroccale ci fu anche nell’autunno del 2019, senza dimenticare l’alluvione nel Veneto orientale del 1° novembre 2010.

Alessandro Azzoni