Calcio Serie D – Mantova, Altinier non si arrende: “Può succedere di tutto”

Cristian Altinier
Cristian Altinier

Mantova Lo ammette onestamente: «Si stava meglio da primi». Ma da qui a gettare la spugna, ce ne corre.  Cristian Altinier non si arrende, vuole credere a un controsorpasso e invita tutti a farlo.
 Cristian, com’è l’umore nello spogliatoio?
«Abbiamo passato giorni migliori, ma deprimersi non va bene. Così come non va bene ripensare a quel che è accaduto a Rezzato. È tutto aperto, non bisogna fare drammi: ci sono 4 partite da giocare, il campionato può riservare tante sorprese».
 Cosa resta della partita col Rezzato?
«La consapevolezza che siamo una squadra forte. Abbiamo dominato contro una squadra di qualità. Purtroppo siamo stati traditi da episodi sfavorevoli».
 Avete subìto il gol dopo 7 minuti, il tempo per pareggiare c’era. Cosa vi è mancato?
«Difficile trovare una spiegazione unica. Secondo me, il fatto di non trovare subito l’1-1 ci ha tolto lucidità, per esempio nelle conclusioni. Diciamo che l’emotività ci ha giocato un brutto scherzo».
 Come ci si rialza dopo una mazzata così?
«Bisogna farlo e basta, non c’è molto altro da aggiungere. Domenica affronteremo il Darfo Boario e dovremo essere bravi a mettere in campo la rabbia della sconfitta di Rezzato. Senza però ripensare a quella partita: rimuginare sul passato può fare ancora più male».
 L’avversario più pericoloso domenica sarà il Darfo o voi stessi?
«Spero il Darfo. Noi dovremo andare in campo arrabbiati sì, ma anche sereni. Consapevoli di aver dato tutto e di poter camminare a testa alta».
 Come pensi reagirà il tifoso? Continuerà a crederci fino alla fine o avrà perso fiducia?
«Sotto questo aspetto sono tranquillo. Negli ultimi giorni ho ricevuto parecchi messaggi di tifosi che restano ottimisti. È questa la reazione giusta. Solo così si possono ottenere grandi risultati. Nessuna impresa viene facile».
 Ultima domanda: perchè crederci?
«Perchè siamo… a un pareggio dal Como. Basta una vittoria nostra e un pari loro e li abbiamo raggiunti. Non possiamo e non dobbiamo mollare».