L’estate vista a tratti nel fine settimana sta per cedere di nuovo il testimone alla primavera. L’instabilità è pronta a riprendersi la scena a suon di temporali e temperature in calo, anche se i 20 gradi diurni terranno. È del resto questo il percorso della primavera, una stagione quest’anno realmente presente. Le temperature sono nella media, così come le piogge e il normale via via dei fronti perturbati. L’inizio della settimana non sarà in realtà caratterizzato dal maltempo. Oggi aumenteranno però le nubi fino a divenire a tratti compatte nel pomeriggio, fatto che comporterà, dopo i quasi 27 gradi di ieri, un calo termico di 2 o 3 gradi almeno. L’estrema variabilità attesa in settimana sarà attivata da una serie di impulsi perturbati facenti capo ad un grande vortice depressionario che dal Golfo di Biscaglia (tra Francia e Penisola iberica) muoverà lentamente verso l’Europa centrale e meridionale. Mancando la protezione dell’alta pressione, la depressione atlantica avrà gioco facile su tutta l’area padana. Dopo un martedì dal cielo ancora fra sole e nubi, sull’Italia settentrionale il tempo peggiorerà soprattutto mercoledì, con piogge e temporali concentrati nel pomeriggio, anche se già in mattinata saranno possibili precipitazioni sparse. L’eventuale presenza di sole a tratti aumenterà la probabilità di eventi di rilievo, accompagnati da un rischio grandine piuttosto elevato un po’ in tutta la provincia e segnatamente a nord del Po. Giovedì il tempo tenderà a migliorare ma la probabilità di eventi temporaleschi di notevole forza rimarrà elevato. Ulteriori apporti di aria fredda nord Atlantica manterranno viva l’instabilità anche venerdì. La situazione tenderà a stabilizzarsi solo sabato, in vista di un fine settimana di tregua anche se non così soleggiato. Da escludere, al momento e per almeno una decina di giorni, qualsiasi impennata realmente estiva del termometro. Mancherà l’alta pressione: per i modelli previsionali, sul nord Italia l’asticella dei trenta gradi non sarà toccata almeno fino ai primi giorni di giugno. Abbiamo più volte ricordato che nell’ultimo decennio maggio è stato un mese realmente primaverile e solo di rado estivo. Questo perché prima dell’estate l’anticiclone delle Azzorre è andato spesso in crisi lasciando l’Italia in balia di masse fredde e perturbate di provenienza nordatlantica. Ne è spesso derivato un maggio molto spesso fresco ed instabile, talvolta con quantitativi di pioggia molto superiori alla media, che a Mantova è di circa 85 millimetri (un millimetro di pioggia è pari ad un litro d’acqua per metro quadrato). Fa eccezione il maggio del 2022, piuttosto arido (anticamera della siccità dei mesi successivi) e caldo, specie nella seconda metà (massima di 31°). Anche nel 2021 il clima di maggio era stato invece molto variabile e fresco. La temperatura più alta del mese non si era mai portata oltre i 25 gradi, raggiunti solo in un pomeriggio. Andò più o meno così nel freddo e piovosissimo maggio del 2019: anche in questo caso, mai più di 25 gradi in tutto il mese.