Verso una fine d’agosto dal clima gradevole, molto meno caldo e generalmente soleggiato

MANTOVA Estate alle corde? Presto per dirlo: di sicuro la settimana parte con una decisa rinfrescata, per altro duratura. Al punto che più di un modello previsionale azzarda addirittura il ko dell’estate.
L’ondata calda prevista nel fine settimana era del resto piuttosto debole, non certamente paragonabile a quella di Ferragosto. La temperatura di ieri ha pur sempre sfiorato i 33 gradi, un valore che da oggi sarà un ricordo. Anzi, per tutta la settimana il termometro riuscirà molto difficilmente a superare quota 30°. A mandare in crisi l’estate questa volta non sarà il solito fronte di aria fresca di origine nord atlantica. Il cambiamento sarà provocato da correnti più fredde e secche di provenienza nordorientale, portate verso l’Italia da un anomalo spostamento dell’alta pressione delle Azzorre verso le Isole britanniche. Il flusso fresco manterrà viva sia oggi che domani una certa instabilità pomeridiana, con il rischio di qualche rovescio soprattutto nel pomeriggio odierno. Temperature in netto calo: attese massime sui 28/29°. Anche domani il tempo sarà variabile. Ci sarà tuttavia più sole con clima piacevole e temperature pomeridiane entro i 30 gradi. Più soleggiato il tempo di mercoledì con temperature stabili, al limite in leggera diminuzione nelle ore notturne e al primo mattino, quando il termometro segnerà fra 15 e 18 gradi.
Nella seconda metà della settimana l’anticiclone delle Azzorre migrerà come preannunciato verso l’Europa settentrionale. Da un lato questa manovra impedirà alle perturbazioni atlantiche di giungere nel Mediterraneo, dall’altro sarà assicurato un progressivo raffreddamento della temperatura anche nel Mediterraneo centrale. Insomma, nei prossimi dieci giorni saranno da escludere nuove ondate di caldo africano. Venti freschi settentrionali influenzeranno semmai il tempo dell’ultimo scorcio di agosto favorendo un clima molto gradevole. Unico neo, la carenza di pioggia: con questa configurazione molte regioni italiane (anche nel nostro caso) verrebbero penalizzate fino ai primi giorni di settembre.
L’anno scorso l’uscita di scena dell’estate era stata molto più traumatica di quest’anno. Rimane negli annali della storia della meteorologia provinciale la catena temporalesca che nel pomeriggio del 29 provocò temporali di rara intensità, con una tromba d’aria fra Castelbelforte e Trevenzuolo. Tanto maltempo non chiuse in realtà la stagione: il 31 agosto il termometro segnava ancora 33 gradi e in settembre, giorno 17, a Mantova si toccavano i 32°.
Più marcato era stato lo stop stagionale del 2018, con minime notturne già a 11-12 gradi il 25 agosto. Sempre in quell’anno va ricordato il maxinubifragio che nel primo giorno di settembre sconvolse, nel veronese, la bassa Valpolicella: quasi 200 millimetri d’acqua in meno di quattro ore, pari al triplo dell’intera media pluviometrica di settembre.
Anche nel 2017 l’estate proseguì invece quasi indisturbata fino a 10 settembre (36 gradi il 27 agosto), mentre nel 2016 si inoltrò eccezionalmente fino al giorno 20; nella prima metà di settembre di quell’anno le temperature diurne si mantennero sempre oltre i 30 gradi, con punte di 33°.
Alessandro Azzoni