Omesse bonifiche nel Sin di Mantova: per la procura il processo s’ha da fare. Si decide a fine aprile

MANTOVA   Per alcuni difensori il processo per le omesse bonifiche del Sin (Sito di Interesse Nazionale) di Mantova è una “burletta” e non s’ha da fare, ma per la procura di via Poma è una faccenda molto seria e bisogna proprio farlo, e la replica del procuratore capo Manuela Fasolato ieri al termine della discussione ha ribadito questo concetto. Dopo Fasolato ha preso la parola l’avvocato Eloisa Persegati, legale della Provincia, uno degli enti parte civile insieme a Comune di Mantova, Parco del Mincio e Ministero dell’Ambiente, e a proposito di ministeri, ieri mattina tra gli avvocati delle difese è comparso in aula un ex ministro, Paola Severino, Guardasigilli del governo Monti e in questo processo difensore di una delle società di Eni citate come responsabili civili. Dopo le contro-repliche di tre difensori di imputati del gruppo Eni, il gup Beatrice Bergamasco ha rinviato l’udienza preliminare al prossimo 29 aprile, quando saranno sentite le contro-repliche dei difensori degli imputati di Edison dopodiché inizierà la camera di consiglio. La procura di Mantova ha chiesto il rinvio a giudizio per 19 dei 20 imputati, 16 persone fisiche e tre società, mentre per un solo imputato ha chiesto il non doversi procedere per non avere commesso il fatto. Quanto alle difese hanno chiesto il non luogo a procedere per tutti. La pubblica accusa contesta complessivamente 43 capi d’imputazione che vanno dall’omessa bonifica al danneggiamento e a vari reati ambientali. Secondo la procura le società e di conseguenza chi le amministrava, avrebbero ritardato quando non bloccato le bonifiche che dovevano esser eseguite nell’area del Sin di Mantova. “Ciò che viene considerato omesso dalla Procura di Mantova, ovvero la bonifica della varie zone indicate del Sin è tutt’ora in corso” rispondono le difese degli imputati. «Questo processo – aveva dichiarato al termine dell’udienza dello scorso 25 febbraio l’avvocato Tullio Padovani, difensore di Edison, – non dovrebbe neanche arrivare in aula, l’udienza preliminare dovrebbe terminare con l’archiviazione di tutti gli imputati». Padovani, che ha definito questo processo una “burletta” e prima ancora una “casa di carta”, ha anche pronosticato che in ogni caso «il processo si farà e terminerà quando termineranno gli interventi di bonifica». Tra circa un mese si saprà se aveva comunque ragione.