“Un albero per il futuro”, 5 aceri per il giardino della scuola primaria di Rodigo

RODIGO –  Entusiasmo ed emozioni per l’iniziativa dal titolo “Un albero per il futuro” svoltasi lo scorso lunedì con protagonisti gli studenti della classe terza della primaria di Rodigo. L’iniziativa rientra nell’ambito del medesimo progetto nazionale e si è svolto, su indicazione del dirigente scolastico Nicola Magnani e del sindaco del Comune di Rodigo Gianni Grassi, che prevede in un primo momento un’attività didattica all’interno del giardino della primaria del capoluogo.
La giornata ha visto poi, intorno alle 9,30, la donazione da parte dei carabinieri forestali dalla Riserva Naturale Orientata di “Bosco Fontana”. Grazie a ciò è stato possibile effettuare da parte dei bimbi e delle bimbe affiancati dai propri docenti la successiva piantumazione di 5 esemplari di acero campestre, specie autoctona dell’ambiente di pianura.
A seguire le varie fasi dell’appuntamento che ha visto la presenza del vicesindaco Luciano Chiminazzo, dell’assessore all’istruzione Patrizia Chiminazzo e di alcuni addetti del Comune.
I bambini, guidati dalle insegnanti Elisa Trombini, Stefania Perego ed Anna Archiati, hanno collaborato a piantumare gli alberi, Infine, sono state lette poesie e pensieri a tema.
Le zone di piantumazione sono state delimitate con sassi dipinti e decorati a mano dai bambini e i loro disegni sono stati appesi a festa sulla recinzione del giardino.
Gianfrancesco D’Ambrosio, comandante della Riserva di Bosco Fontana, e Laura Spada hanno infine consegnato i QR code identificativi che sono stati applicati sugli alberi e che permettono di individuare e riconoscere le specie piantumate all’interno della mappatura nazionale del progetto www.unalberoperilfuturo.rgpbio.it.
Gli alunni ora dovranno, da un lato, occuparsi di questi alberelli per i prossimi due anni e, dall’altro, custodirli e accudirli per permettere loro di crescere sani e forti.
Proprio gli studenti saranno, inoltre, coinvolti direttamente nella cura del verde pubblico, un bene prezioso da tutelare, come previsto dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, per lo sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico e la produzione di Co2.
Paolo Biondo