Assemblea Crl – Tavecchio e Abete a fianco delle società: “Battaglia contro la riforma dello sport”

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Milano Ieri mattina l’assemblea biennale del Crl a Milano: 472 le società intervenute. A presiederla il presidente Carlo Tavecchio, che ha definito i dilettanti «l’ancora di salvataggio del sistema calcio», ribadendo la funzione sociale del movimento. Poi l’affondo contro la riforma dello sport, che rischia di demolire l’attività di volontariato. E ha presentato le prime proposte qualora arrivasse la fine definitiva del vincolo il 30 giugno. Tra le possibilità la rimodulazione dei premi di preparazione. Tesi sposata dal presidente Lnd Giancarlo Abete che ha definito la Lombardia «punto di riferimento per il Paese e per la Lega Dilettanti». «Non possiamo accettare passivamente la riforma, e i danni che rischia di portare: serve un sistema di norme, in tema ad esempio di premi di preparazione, a garanzia dell’attività». Il dibattito si è proprio concentrato sul vincolo: il Crl in questi mesi è pronto ad ascoltare anche ulteriori proposte da parte dei club.

Si sono susseguiti poi gli interventi relativi alla gestione del Comitato nelle stagioni sportive 2020/2021 e 2021/2022, chiuse con un bilancio positivo che ha portato alla copertura completa del disavanzo precedentemente causato dagli effetti della pandemia Covid e dalla sospensione dei campionati. Illustrati anche i progetti realizzati nel biennio e da realizzare nel prossimo da parte del Crl: su tutti, gli sportelli fiscale e legale già a disposizione delle società, quello assicurativo e per i bandi in dirittura d’arrivo, la rinnovazione del sito internet istituzionale all’inizio della prossima stagione sportiva, i protocolli sottoscritti con Corecom – Regione Lombardia sulle tematiche sociali rivolte ai giovani e, soprattutto, i progetti con le società Eni e Agrolux in tema di risparmio energetico per le società attraverso energie rinnovabili presentati all’Assemblea. In chiusura, infine, gli interventi da parte di dirigenti delle società in sala, tutti incentrati, come prevedibile, sulle preoccupazioni relative all’abolizione del vincolo e alla figura del lavoratore sportivo previsti dalla legge Spadafora, in ordine alle quali tutti i rappresentanti federali presenti hanno ribadito il massimo impegno per ottenere correttivi e sostegni a favore dell’attività dilettantistica.