Atletica – Non c’è due senza tre: Altomare argento nel disco agli Italiani Allievi

altoma
Davide Altomare (Atl. Rigoletto) con l'argento al collo

AGROPOLI Non c’è due senza tre, e non dite che non ve l’avevamo detto. Presentando infatti i Campionati Italiani Allievi di atletica leggera, che si sono conclusi ieri ad Agropoli, vi avevamo consigliato di tenere d’occhio stavolta i maschietti, dopo le medaglie “rosa” dei tricolori Junior e Promesse, e in particolare le gare di salto in lungo, salto con l’asta e lancio del disco (leggere per credere la  Voce di giovedì).
Sabato sono arrivati i primi due argenti, con  Luca Mondini dei Gonzaga nel salto in lungo e con  Tommaso Zambreri della Rigoletto nell’asta (per la verità il favorito per il podio era  Edoardo Cavicchia, sfortunato quarto) e ieri a completare il triplete ci ha pensato  Davide Altomare, sempre della Rigo, secondo nel disco. L’allievo di  Nicola Bonfà era accreditato della seconda misura d’ingresso ma nelle qualificazioni di sabato, dopo un buon primo lancio a 45.08, aveva avuto qualche problema con il vento. Nella finale a dodici, Davide ha subito ipotecato il podio con un primo lancio a 47.50, che risulterà essere anche la sua migliore misura, avvicinata solo nel terzo tentativo a 47.41. Al termine della quinta rotazione, l’atleta in maglia gialla era ancora in testa alla classifica, ma proprio all’ultimo lancio il vicentino Crestani ha scagliato il disco a 48.24, facendo scivolare sul secondo gradino del podio Altomare, cui non è riuscito il controsorpasso in extremis. E così, l’argento che alla vigilia tutti avrebbero sottoscritto, lascia invece un pizzico di amaro in bocca. «E’ vero – ammette coach Bonfà – ormai nell’oro ci credevo. E’ stata una bellissima gara, tiratissima, e Davide è stato bravissimo. Ce ne andiamo da Agropoli con due medaglie d’argento, altri ottimi piazzamenti e l’ottavo posto assoluto nella classifica maschile per società. Un risultato fantastico».
Per quanto riguarda le ragazze,  Luisa Bellandi si è piazzata all’ottavo posto nella gara di salto con l’asta realizzando il nuovo record personale (3.25). Nulla da fare per il podio (per il bronzo ci voleva il 3.55), ma la meritata passerella nella cerimonia di premiazione e un’altra grande soddisfazione per il prof  Onorio Marocchi che ha coltivato uno squadrone nella specialità (erano ben cinque gli atleti Rigo ai campionati). Nei 110 ostacoli, infine, Marta Lui ha corso la terza batteria in 15.56, a poco più di un decimo dal personale nonostante il vento contro. E quindi applausi anche per lei.