Calcio dilettanti – In caso di annullamento niente promozioni e retrocessioni. Si riparte con gli stessi organici

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Mantova Partiamo da questo presupposto: uno scenario di questo genere era inimmaginabile fino a poche settimane fa, o forse addirittura fino a tre giorni prima dello scoppio dell’emergenza coronavirus. Dunque, che non ci sia una direzione chiara verso cui muoversi è abbastanza normale, un po’ per scaramanzia, un po’ perchè è accaduto tutto così in fretta da non sembrare nemmeno vero.
Ma ad oggi non si sa veramente come finiranno i campionati dilettantistici lombardi per quanto riguarda la stagione 2019/2020. Non ci sarebbe nemmeno una linea guida che consenta di prevedere come si ripartirebbe nel 2020/2021 in caso di una chiusura anticipata che sembra sempre più probabile.
Se per la Serie A c’è la certezza che il torneo si fermerebbe in ogni caso all’ultima giornata completata, proclamando campione la prima in classifica in quel momento, nei dilettanti il caso non sarebbe previsto.
Le principali società mantovane, come abbiamo scritto nelle scorse edizioni, sarebbero disposte a ripartire da zero il prossimo settembre, ma com’è immaginabile, l’ultimo tentativo, si farà lunedì 9 marzo, cercando di avere un’interpretazione più elastica della norma dell’ultimo decreto (medico sempre in campo). Basterà? Le società accetteranno tutte le porte chiuse e un tour de force di recuperi? Difficile, praticamente impossibile. E al primo caso di coronavirus tra i nostri dilettanti (perchè arriverà, e non serve essere uccelli del malaugurio per prevederlo), tutto verrebbe chiuso in fretta e furia. Lo scenario più probabile è quello di ripartire da zero a settembre con gli stessi organici, categoria per categoria, probabilmente con gironi simili o del tutto uguali (fatte salve le rinunce o le fusioni, che come ogni anni ridisegnano il panorama dilettantistico). Con buona pace di chi sta vincendo i campionati in questo momento, che si mangerà le mani per l’occasione persa. Ma di fronte ad una situazione del genere, si sa, tutto il resto passa in secondo piano.