Calcio dilettanti – L’allenamento ai tempi del Covid si fa con l’app

CASTEL GOFFREDO La necessità aguzza l’ingegno, come si dice. In effetti in Lombardia, in piena “zona rossa”, è impossibile allenarsi in gruppo, nemmeno col distanziamento. I centri sportivi sono addirittura chiusi, come da disposizioni, lo stesso vale per palestre, piscine e strutture analoghe. La soluzione è dunque quella di allenamenti in solitaria, quelli sì, consentiti. Ma come fare a verificare che tutto il gruppo segua la scheda stilata da allenatore e preparatore? La soluzione l’ha trovata  Alessandro Cobelli, mister della Castellana, concordando con i suoi atleti l’iscrizione di tutti all’app “Strava”, che monitora singolarmente il percorso e la velocità degli allenamenti. In questo modo il tecnico può monitorare i progressi dei suoi. «Ovviamente non è la stessa cosa – dice Cobelli -, ma cerchiamo di fare il possibile per mantenere un minimo di condizione. Il programma me l’avevano chiesto in tanti, specialmente i più giovani. Per un ragazzo di 20 anni, me ne rendo conto, stare fermo è un problema. Serve come lavoro, ma anche come valvola di sfogo, visto che la situazione è questa». Cobelli è più scettico sulla ripartenza: «Per febbraio la vedo dura. Vediamo cosa succede – dice -, ma a gennaio, quando si tratterà di ricominciare la preparazione, presumibilmente, farà molto freddo e i campi saranno molto allentati. Potrebbe esserci la neve. Insomma, ci sono molti fattori da considerare. E se ripartiremo a marzo, credo che si giocherà solo l’andata. Io però sono tra quelli che ritengono necessario bloccare ancora le retrocessioni. La situazione dell’epidemia, ammesso che migliori in tempo, ti terrebbe sempre sulla corda con tamponi, positività vere o presunte e relative assenze di giocatori, anche importanti. Nell’arco di 30 gare si tratterebbe di incidenti di percorso gestibili, in 15 si rischierebbe grosso. Senza contare che, riprendere dopo tutto quel tempo, falserebbe la prima parte già disputata, con le problematiche che si possono ben immaginare. Insomma: qualsiasi siano le decisioni della federazione, qualcuno resterà scontento».