Calcio dilettanti – Ufficiale: la Lnd “blocca” le quote

MILANO La Lnd ha pubblicato il comunicato riguardante l’utilizzo dei calciatori in relazione all’età nel calcio dilettantistico per la stagione 2021/22. A vincere è stata la linea di Lombardia ed Emilia, che hanno spinto per una cristallizzazione delle annate. Due le “quote” d’obbligo in Eccellenza e Promozione: sempre in campo un 2001 e un 2002. Il resto è delegato alle scelte delle regioni. In Lombardia dunque si va verso una conferma anche della classe 2000 nelle categorie regine, mentre in Prima dovrebbero restare due ‘99 e un ‘98, in Seconda sarebbero confermati un ‘97 e un ‘98 sempre in campo. Ma questo dovrà deciderlo Milano (anche se le intenzioni sembrano chiare). Novità anche nelle giovanili: si potranno utilizzare più fuoriquota nell’Under 19 (Juniores). Ci sarà, insomma, ugualmente lo scatto di un anno (torneo riservato ai nati dal 2003 in poi), ma i fuoriquota (2002) saranno fino a 6 nei regionali, fino a 8 nei provinciali (6 nati dal 2002, 2 nati dal 2001). Proposta anche l’istituzione di Under 18 provinciali e regionali, facoltativamente, per salvaguardare i ragazzi del 2004 appena “fuori età” per l’Under 17. «Le ulteriori richieste formulate dal Crl, nell’interesse delle società lombarde hanno trovato accoglimento e applicazione a livello nazionale e di questo non possiamo che essere soddisfatti – ha detto il presidente  Carlo Tavecchio -, ritenendo che le istanze provenienti in tal senso dai club affiliati fossero più che legittime. A breve ci riuniremo in sede regionale per definire anche l’eventuale utilizzo del terzo calciatore in fascia obbligatoria nelle categorie Eccellenza e Promozione nonché per decidere quanto di competenza regionale per i campionati di Prima e Seconda categoria». Intanto ieri c’è stata anche la visita del presidente federale  Gabriele Gravina al Crl, che ha avuto un cordiale incontro con Tavecchio. Decentramento amministrativo, rapporto sinergico con la Figc, ripartenza dell’attività, criticità della legge Spadafora, maggiore formazione e riforma del sistema premiale per chi investe nei settori giovanili sono alcuni degli argomenti trattati. «Con i suoi sacrifici, il calcio ha dato speranza al Paese nel momento più difficile dal dopoguerra ad oggi – ha detto Gravina – la vostra presenza sul territorio è stata fondamentale». «È un onore accogliere il presidente federale in Lombardia – ha risposto Tavecchio -, la decisione di Gravina di visitare le regioni avvicina la Figc ai territori. Le problematiche che attanagliano le società dilettantistiche sono tante, per questo è fondamentale avere al fianco la Federazione».