Calcio Eccellenza – Laudini: “Questo Castiglione ha tutto per confermarsi”

CASTIGLIONE Partirà, ormai è certo, da Carpenedolo (niente inversione, insomma), il campionato del Castiglione, chiamato a confermare lo splendido torneo d’Eccellenza giocato lo scorso anno.
C’è molta attesa nella cittadina aloisiana: la prima gara ufficiale è terminata con un pareggio agrodolce sul terreno dell’Accademia Pavese in Coppa Italia. Un risultato che però non preoccupa, anche in considerazione del fatto che la forma risente molto dei carichi di lavoro estivi. Meglio pensare alla prima di campionato, contro i rossoneri bresciani, che contano tra le loro file gli ex Nicola Ferrari (passato dal campo alla panchina) e il difensore Alberto Maroni.
«Al di là dei tanti ex, che nel girone di Eccellenza ormai abbondano in quasi tutte le avversarie, questa gara è un vero e proprio derby per noi – spiega il presidente Andrea Laudini – perché siamo geograficamente molto vicini. C’è tanta voglia di vedere i ragazzi all’opera, in un match che negli ultimi anni ha sempre regalato tanti gol e spettacolo. Vogliamo ripetere lo scorso campionato e dobbiamo essere bravi ad alzare il livello in un girone che forse è il più competitivo d’Italia: speriamo ci sia una bella risposta di pubblico sin dalla prima gara casalinga contro il Cortefranca. Sugli spalti del Lusetti torneranno i nostri supporters con i loro colori e il loro tifo». E’ partita anche la campagna abbonamenti: «Auspico che il pubblico di Castiglione possa appassionarsi ancora di più e acquistare le tessere: tanti sono sempre presenti e pagano il biglietto ogni volta, il ticket stagionale permette di risparmiare». Alla terza giornata sarà già Castellana: «Magari potrà essere una delle partite in anticipo che verrà scelta di volta in volta dal Comitato – osserva Laudini -, una cosa che valorizzerebbe ancora di più il derby mantovano della categoria».
Tornando al campo, meglio le quote sugli esterni o una in difesa e una in mediana? «Sono felice di non saper rispondere a questa domanda – prosegue il patron – perché abbiamo l’imbarazzo della scelta praticamente in tutti i reparti. Siamo più completi e mi auguro che possa essere un fattore decisivo. Avere una squadra che possa essere camaleontica e in grado cambiare in corsa è importante in una categoria simile. Abbiamo giovani molto bravi come Cestana, Tosi, Corghi, ma anche lo stesso Salvaterra che è già considerato un esperto. E poi confido molto in Campagnari, lui è un po’ il nostro Inzaghi, può essere la stagione della sua definitiva consacrazione come bomber di categoria. E una linea di esterni che vanta Nicolò Lauricella, Omorogieva, Pasotti e Valotti non ha molti eguali. Ci sono squadre costruite per vincere, come l’Ospitaletto, ma noi vogliamo dare filo da torcere a tutti». Gruppo al completo: «Tocchiamo ferro, ci siamo tutti: non vediamo l’ora che sia domenica».