Calcio elezioni Crl – Rasori scende in campo con Tavecchio

RASORI
Paola Rasori

Mantova Scende in campo  Paola Rasori, e lo fa al fianco di  Carlo Tavecchio. Ormai da settimane si rincorrevano i rumors riguardanti un’imminente discesa in campo della consigliera regionale mantovana, che nell’ultimo consiglio ha ricoperto il ruolo di vicepresidente. Rasori, 46 anni, avvocato, viene da una famiglia che ha dato tanto alla politica sportiva lombarda: anche il compianto papà Roberto, scomparso nel gennaio del 2019, era stato consigliere.
«La mia scelta è frutto di attente e ponderate valutazioni – dice Rasori – che hanno richiesto una seria riflessione soprattutto a causa dei recenti accadimenti che hanno, purtroppo, caratterizzato la vita del Comitato a causa delle dimissioni di una parte dei componenti del Consiglio e che mi hanno particolarmente amareggiato per aver di fatto “consegnato” ad una reggenza, anziché ad un governo eletto dalle società, i 1.400 club affiliati in Lombardia in una fase, oltre che di avvicinamento alle elezioni nazionali, difficilissima a causa della pandemia tuttora in corso, della sospensione dell’attività e della necessità di programmare la ripresa futura, dei protocolli governativi da utilizzare e delle disposizioni delle ATS da osservare, della riforma dello sport con provvedimenti che rischiano di affossare le associazioni sportive in tema di vincolo e di lavoratore sportivo. Proprio la necessità di affrontare in maniera decisa tematiche relative, ancor prima che al momento sportivo in sé, a disposizioni provenienti da istituzioni civili, autorità dello Stato e dei vari Enti locali, nonché delle strutture federali centrali, mi ha convinto a schierarmi nella lista guidata da Carlo Tavecchio, che considero attualmente la persona più indicata, per la dimestichezza con temi di natura politica ed economica e per le proprie competenze, per raffrontarsi con tutte le istituzioni atte a emanare provvedimenti così di impatto sulla stessa sussistenza delle società sportive. Per quanto mi riguarda, nel corso del mandato da consigliere e successivamente da vicepresidente del Comitato, in cui ho ricevuto e svolto deleghe importanti per la gestione dell’attività e del Comitato, penso di aver rappresentato un punto di riferimento per le società mantovane per tutte le questioni normative, organizzative e in genere nei rapporti con la Federazione. Mi riprometto, se avrò ancora il sostegno delle società, di continuare a farlo».