Pronta a Viadana la sede del gruppo Azione Oglio-Po Mantovano

VIADANA – A Viadana, con il patrocinio del relativo coordinamento provinciale, nasce il gruppo Azione dell’Oglio-Po mantovano. E proprio la cittadina rivierasca – in cui vi sarà la sede del comitato del partito che vede in Carlo Calenda e Matteo Richetti figure di riferimento – è al centro di un’analisi sul rinnovamento della politica a livello locale.
Giorgio Bresciani, referente del gruppo Azione Oglio-Po mantovano entra nel merito: «A Viadana, comune dal quale personalmente muovo i primi passi, sentiamo fortissima l’esigenza di fornire rappresentanza all’Italia che lavora, produce, studia e fatica, affrontando i temi politici con serietà e competenza e non con ideologia e tifo da stadio».
Commentando l’esito delle comunali, l’esponente locale di Azione, prosegue in un’argomentazione secondo la quale la cittadina deve recuperare terreno e centralità nel dialogo con enti limitrofi e superiori: «Dopo i risultati delle ultime elezioni amministrative, è necessario contribuire alla ricostruzione di un fronte repubblicano e democratico. I disastri dei populisti e dei sovranisti sono sotto gli occhi di tutti: gestione comunale superficiale e opaca, torpore amministrativo, isolamento dagli enti limitrofi e addirittura dalla Regione, anche se dello stesso colore politico, con conseguente impoverimento del territorio, opere pubbliche in ritardo oppure promesse e mai avviate, servizi tagliati per centinaia di migliaia di euro per la scellerata condotta nell’arbitrato Italgas che ci ha visto soccombere con risarcimenti milionari, immobilità di fronte alle indagini epidemiologiche che evidenziano rischi diffusi per la salute pubblica, appalti rimandati e portati avanti in proroga con scarsi livelli di qualità, macchina comunale che perde continuamente risorse ed efficienza. Il lavoro da fare è tanto e il percorso lungo – conclude Bresciani – ma ci guida la consapevolezza che non siamo condannati a scegliere il male minore. L’Italia è più forte di chi la vuole debole».