Calcio – Il Mantova reclama certezze ma sono troppi i nodi da sciogliere

MANTOVA La settimana che si apre oggi porterà finalmente alla prima decisione che interessa il Mantova e le altre squadre virgiliane: la chiusura anticipata dei campionati dilettantistici, dalla Serie D in giù. Su questo non dovrebbero esserci dubbi (usiamo il condizionale perchè nel calcio, specie quello italiano, non si sa mai). L’indicazione verrà data dal Consiglio Federale di mercoledì, per poi essere ratificata con tanto di verdetti due giorni dopo nel Consiglio della Lnd. Finalmente, dopo un fiume di parole lungo settimane, il Mantova avrà quantomeno la certezza che non dovrà rimettersi gli scarpini per disputare le 10 partite rimanenti.
Il guaio è che questa certezza rischia di essere l’unica della settimana. In viale Te, oltre allo stop ai campionati, si attendono anche la “patente per la C” (per dirla alla  Pecchini). Una conseguenza obbligata, diremmo quasi automatica, che però potrebbe venire ulteriormente posticipata. Se non altro a livello ufficiale, visto che sul piano teorico nessuno ha mai messo in dubbio le 9 promozioni dalla D.
Tutto, come sempre, dipende dalla Serie A. La cui ripresa del campionato è stata di nuovo messa in dubbio dal premier  Giuseppe Conte («servono garanzie che adesso non ci sono»). Lo stesso Ministero dello Sport ieri sera ha tirato il freno a mano, rinviando gli allenamenti collettivi che erano previsti per oggi. Questa eterna indecisione intorno alla Serie A rischia di ripercuotersi sulle categorie inferiori. Tutte in attesa di sviluppi dall’alto. La Lega Pro, com’è noto, chiederà alla Figc la chiusura anticipata della stagione, eppure nelle ultime ore alcuni club hanno deciso di riprendere gli allenamenti (Padova) o meditano di farlo (Vicenza). Insomma, c’è confusione. E, visto l’andazzo, potrebbero non bastare un paio di giorni per sciogliere tutti i nodi. A questo aggiungiamoci il dibattito sulla riforma della C, che si mantiene vivo e vede crescere sia la schiera dei favorevoli che quella dei contrari. A tal proposito, in un’intervista a  tuttomercatoweb il presidente della Lnd  Cosimo Sibilia, ha dichiarato: «Cento squadre professionistiche sono troppe. Il sistema non regge più, a maggior ragione adesso. Con i poteri attribuiti ora dal Decreto Rilancio abbiamo la grande occasione per riformare il nostro calcio». Non certo le parole che si auguravano di sentire in viale Te, dove la riforma non è vista di buon occhio.
Il timore che i tempi si allunghino è fondato ed è l’ultima cosa che auspicano in casa Mantova. Per impostare il futuro non basta chiudere la stagione 2019-20. Bisogna avere certezze sulla nuova categoria. Ma il quadro attuale non sembra fornire garanzie. Vedremo se questa settimana chiarirà qualche aspetto in più.