Calcio – Il Mantova si è iscritto. Ma quante incognite sulla C

MANTOVA La notizia del giorno in casa Mantova è che, con un giorno d’anticipo rispetto alla scadenza, il club ha provveduto all’iscrizione alla Serie C. Questo il comunicato diffuso da viale Te: “Nella mattinata di martedì 4 agosto, il Mantova 1911 ha provveduto, mediante la propria segreteria recatasi nella sede di Firenze della Lega Pro, alla consegna della documentazione richiesta per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C. Legittima la soddisfazione da parte del presidente  Ettore Masiello  e del vicepresidente  Gianluca Pecchini  nel prendere atto di un altro, grande passo che avvicina il club all’inizio della nuova stagione”. A questo punto si attendono i primi annunci sul fronte tecnico, dall’allenatore  Emanuele Troise ai giocatori che faranno parte dell’organico. Ma c’è una grossa incognita grava sulla programmazione estiva del Mantova e di pressochè tutte le società: i protocolli sanitari da seguire, generalmente definiti insostenibili o quasi, sul piano pratico ed economico.
Ad esprimere preoccupazione sulla stagione che verrà ha pensato il presidente della Lega Pro  Francesco Ghirelli. Queste le sue parole: «Oggi (ieri,  ndr) in Consiglio federale ho posto il tema del protocollo sanitario, dei ritiri delle squadre, della mancata possibilità per i club di effettuare i provini per i giovani calciatori (questo è un periodo decisivo che si ripercuoterà negativamente sul futuro) e dell’apertura al pubblico degli stadi. Il presidente  Gravina  porrà i temi sul tavolo delle autorità governative competenti. Per noi della Serie C il danno è notevole, se si dovesse congiungere con la mancanza di sponsor sarebbe insopportabile. Non ci si costringa a gesti pesanti, già veniamo da mesi di sofferenza. Abbiamo, altresì, bisogno di interpretazioni corrette sulla cassa integrazione in deroga da parte dell’Inps relativamente all’iter di erogazione e a come vadano calcolati gli importi».
Insomma, gli ostacoli sono tanti e quello di Ghirelli, più che un appello, assomiglia a un grido d’allarme: «Troppe incertezze – sostiene il numero uno della Lega Pro – non sono utili a sorreggere il calcio di terza divisione, il calcio dei comuni d’Italia. Siamo consapevoli che non sarà una stagione sportiva ordinaria, noi dobbiamo rafforzare la mission giovani e tagliare i costi. Oggi è tutto diverso rispetto a prima del Covid-19. Al governo diciamo che abbiamo bisogno del credito di imposta per tenere una parte degli sponsor. Non abbiamo alternativa». Lapidaria la conclusione di Ghirelli: «Il rischio è che la ripresa sia peggiore di questo stesso anno».
Il Consiglio Federale di ieri ha comunque confermato che il campionato scatterà il 27 settembre ed ha approvato la cancellazione della Coppa Italia.