Calcio – La riunione dei dilettanti: “Dura ripartire a marzo”

MANTOVA Si è svolta ieri la riunione in videoconferenza delle società mantovane iscritte ai campionati provinciali, cioè Seconda, Terza e settore giovanile.
In apertura i saluti del delegato mantovano  Giuseppe Saccani che ha ribadito i concetti ribaditi dal presidente del Crl  Baretti: «Fin quando non si ripartirà, non versate le rate successive per quanto concerne tasse ed iscrizioni».
«Il Covid detterà la ripartenza – ha spiegato la vicepresidente del Crl  Paola Rasori nella sua introduzione – i punti fermi dettati dal consiglio nazionale sono due: saranno valide le partite già disputate, obbligatorio retrocedere l’ultima classificata e promuovere la prima».
«Deciderete voi società come finire il campionato: le opzioni sono tre. Un girone di andata con play off tradizionali o allargati. Oppure, compatibilmente con le settimane a disposizione, la disputa dell’intero campionato».
Il dirigente della Casteldariese  Rudy Tavernelli ha ribadito la proposta di dare un parere sulla designazione del prossimo delegato. I dirigenti della delegazione hanno ricordato che, comunque, toccherà al prossimo presidente del Crl designare il successore di Giuseppe Saccani. L’idea è stata comunque giudicata interessante e potrebbe essere uno spunto di riflessione importante per un futuro cambio delle modalità.
Molte società propongono una ripartenza a marzo: tra queste il Gonzaga di patron  Bellini e della Medolese con  Bonesi. «Giusto sospendere il pagamento delle tasse – ha detto -. Meglio ripartire a inizio marzo, magari il 7. Ripartire prima col freddo sarebbe controproducente. Sarebbe interessante far partecipare ai play out anche le ultime in classifica».
«Io giocherei tutte le partite – dice invece il patron del Curtatone  Paolo Ferretti -, giocare solo altre 12 partite sarebbe penalizzante per chi è nelle ultime posizioni. Si potrebbe andare avanti anche in estate, magari salteremo qualche torneo estivo, ma sarebbe un bene per chi segue il calcio. Fare solo un girone di andata con i play off allargati non avrebbe senso, se non comprenderanno prime e ultime».
Per uno slittamento a marzo (già tenuto in considerazione dalla federazione) anche  Trevenzoli della Villimpentese: «Bisogna andare oltre il 7 febbraio e giocare a marzo. Il 7 gennaio forse riapriranno le scuole e potrebbe esserci un’ultima impennata dei contagi. Mi auguro, se si giocheranno altre 12 partite, di avere un ristoro del 50% su tutte le spese, tesseramenti compresi». «Quello che vogliamo è ripartire in sicurezza – spiega Rasori -, se non si ripartirà o si giocherà solo un girone sicuramente le società verranno ristorate, e servirà un intervento degli organi centrali». «Mettiamo al centro la crescita dei ragazzi – spiega  Soresina de La Cantera – Solo se ci viene dato il permesso di poter ricomiciare, ricominceremo. Bisogna valutare l’opportunità di dare spazio ai nostri ragazzi, sono quelli che hanno più bisogno di giocare». «Io non ripartirei – spiega  Federico Salvetti dello Sporting Club -, questo è un anno balordo. Usiamo il tempo per riorganizzarci, la pandemia sta falsando tutti i tornei, basti guardare cosa succede nel Milanese».