Mantova Per i colori biancorossi è stata una stagione fantastica, culminata con la conquista della Serie C. Ma la differenza, rispetto agli anni passati, l’ha fatta anche la presenza di pubblico che ha sempre risposto presente fin da subito, in tutti i match disputati dal Mantova. In gergo calcistico, lo possiamo definire come dodicesimo uomo in campo. Questo successo ha riscosso clamore, soprattutto nel Ccmc. «È stata una stagione fantastica – afferma Gianluca Negretti, da poco eletto presidente del Centro – , totalmente imprevedibile. Nessuno si immaginava che potessimo passare da una quasi quarta Serie, alla B. Abbiamo avuto un gioco unico e fortissimo che ha dominato il girone A. Alla luce dei miei 60 anni, penso sia stato uno dei più bei Mantova che abbia visto nella storia da tifoso».
Qual è stata la trasferta più bella?
«Indimenticabili Vicenza e Padova, contro i nostri diretti avversari. Abbiamo dimostrato di essere i più forti. La gioia più grande? Il 5-0 dell’Euganeo: è stato incredibile. Ma a dire il vero, avevo capito della reale forza della squadra già nella sconfitta in casa della Triestina. Nonostante il 4-1 finale, siamo sempre stati in gara dimostrando carattere e grinta. Sinceramente, però, non mi aspettavo tutto questo strapotere».
Anche l’ultima trasferta a Castellammare è stata speciale…
«Sì, è un altro ricordo bello che ho. Ci hanno accolti benissimo e ci siamo scambiati diverse prelibatezze».
Cosa ne pensi dei rinnovi già fatti?
«Sono contento. Mi dispiace per Monachello perché era diventato un mantovano acquisito. Gli siamo grati per la salvezza che ci ha regalato due anni fa a suon di gol. Questa scelta mi ha fatto soffrire, ma non si discute».
Se ripensi agli ultimi 5 anni del Mantova in B, cosa ti viene in mente per prima cosa?
«Il doloroso ko col Torino. Per un tifoso mantovano non si può dimenticare. Quel 3-1 che ci condannò nella finale play off brucia tuttora. Ma adesso sono altri tempi ed è un altro Mantova. Non so dove possa arrivare, ma spero in un campionato tranquillo e una salvezza non troppo faticosa. Poi si vedrà».
Come procede con i club affiliati?
«Quest’anno siamo arrivati a quota 18 per un totale di 1.400 iscritti. Se ne sono aggiunti tre: Quei dla Basa, Luniko e Giulio Giovannoni. Ce ne sono altri due in cantiere, uno nell’Alto Mantovano e l’altro a Castellucchio. Ma non ci fermeremo perché sono in programma altre novità».
Quali iniziative avete in agenda per il prossimo anno? «Oltre a incrementare il numero dei club, vogliamo aumentare la tiratura del nostro giornalino. Dopo di che pensavamo alla creazione di felpe e indumenti da dividere con vari club. Inoltre, vorremmo che i tifosi tornassero a riempire il settore distinti, che riaprirà dopo quasi 10 anni».
Siete pronti a seguire il Mantova su e giù per l’Italia?
«Non vediamo l’ora. Il Centro di coordinamento e i suoi club saranno sempre al fianco della squadra!».