Calcio Promozione: Castiglione-Asola, cronaca di un pareggio annunciato

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CASTIGLIONE Al “Lusetti” il derby tra Castiglione e Asola finisce senza vinti, né vincitori, logica conseguenza di una partita disputata a ritmi bassissimi e zeppa di errori individuali. Le orecchie dei ventidue in campo erano rivolte agli altri campi, Castel Goffredo su tutti, e alla fine, con un pizzico di fortuna, tutto è andato secondo i piani; un punto a testa e salvezza quasi in tasca per ambedue le formazioni mantovane. Tutti contenti quindi? Non proprio, poiché gli addetti ai lavori riferiscono di un conciliabolo piuttosto acceso al triplice fischio tra mister Ghirardi e parte della dirigenza rossoblù, probabilmente non entusiasta della prova offerta dalla squadra. Nonostante gli acciacchi e le numerose defezioni è l’Asola a partire meglio e dopo 43 secondi Begni scalda i guantoni di Gargallo con un sinistro dalla distanza. Al 5’ prima vera occasione degna di nota, sempre di marca ospite. Sandrini, dal limite dell’area, prova a giro direttamente su punizione con la palla che sibila di qualche centimetro alla destra del primo palo. La replica dei padroni di casa sta tutta in una capocciata sballata di Coulibaly (16’), in un tentativo di conclusione di Botturi deviato in corner da Paghera lesto in uscita (22’) e in un sinistro forte ma piuttosto centrale di Botturi (34’). Al 39’ brividi in area locale quando Magri, straordinariamente imbeccato da Sandrini, migliore in campo per distacco, mette in mezzo; Gargallo smanaccia, la sfera viene raccolta da Di Mango che mette nuovamente al centro dell’area trovando però la spazzata di testa di un difensore a pochi metri dalla linea di porta. Tre minuti dopo, in maniera del tutto inattesa, il Castiglione mette la freccia approfittando di una colossale disattenzione del reparto difensivo biancorosso: direttamente da rimessa laterale Vitali imbecca Pedrinelli che si gira in un fazzoletto e mette sotto le gambe di Paghera per l’1-0.
Tavelli, ad inizio ripresa, lancia Konatè per aver maggior freschezza ma sono i padroni di casa dopo tre minuti a gettare alle ortiche il pallone del raddoppio: un lancio dalle retrovie trova impreparati Mingardi e compagni, Botturi si invola eludendo il fuorigioco ma davanti a Paghera si fa neutralizzare la potente conclusione. Il famoso detto “gol mancato, gol subìto” si materializza una decina di minuti dopo: Konatè si invola in contropiede servendo con altruismo Begni che, ben appostato in area, si aggiusta la palla sul sinistro e la mette sotto la traversa per l’1-1. Da qui alla fine, nonostante la girandola di cambi, tanti sbadigli e centinaia di passaggi all’indietro a conferma del fatto che questa partita non la voleva vincere proprio nessuno.