Suzzara Dopo una salvezza acciuffata in extremis, il nuovo Suzzara targato Soccer Universities e sotto la direzione tecnica di Sergio Pelegrin, si è ritrovato all’allodi, nel tripudio di cori e fumogeni dei Susares. «Siamo un gruppo, una famiglia: siamo il Suzzara» ha detto patron Enzo Palvarini. Una nuova sfida: «Siamo un gruppo eterogeneo e tutto nuovo – dice il patron – . Un’avventura che va affrontata con positività ed impegno; sono convinto che darà grandi risultati. I ragazzi di Soccer Universities sono abituati al college e quindi ad una certa disciplina: faranno bene e si integreranno presto; noi stiamo facendo di tutto per farli sentire a casa». «Questa scelta ci porta professionismo e talento: speriamo di essere apripista in Italia di questo nuovo modo di fare calcio». E sull’obiettivo: «Vogliamo arrivare in alto, ma per scaramanzia non lo diciamo. I partner vogliono arrivare alla Serie D». Mancano ancora due innesti: «Si sono aggregati alcuni giocatori perché due ragazzi africani, che devono ancora arrivare, avranno iter lunghi con i visti, quindi avremo difficoltà a tesserarli in tempo per l’inizio della stagione». Si tratta Yassine El Hatimi (ex Clivense), Antonio La Pietra (ex SanLazzaro), Gianluca Caberletti e Jacopo Berini. Un passo indietro, ripensando allo scorso anno. «La passata stagione ci ha insegnato tantissimo – conclude il patron -. Un’esperienza negativa, ma finita bene. Voglio ringraziare mister Artoni e i ragazzi che ci hanno dato una mano a salvarci. Senza di loro non saremmo qui». Le amichevoli: 13 agosto Bagnolese (ore 16.30), 20 agosto Rolo, 23 Porto.
