MANTOVA Domenica il San Lazzaro di Fabrizio Pini chiuderà il campionato di Promozione, girone D, sul campo del Gussago, penultimo in classifica. I bresciani si stanno giocando le ultime carte per evitare la retrocessione diretta in Prima Categoria, in un duello con l’Orsa Iseo, fanalino di coda che ospiterà l’Asola nell’ultima giornata. Il San Lazzaro già salvo da tempo, dal canto suo, è ancora protagonista anche in Fa Cup, dove in semifinale affronterà il Moglia. «A prescindere dagli ultimi risultati negativi arrivati dopo che avevamo conquistato la salvezza – sottolinea il presidente Angelo Valenza – sono soddisfatto della stagione. Una volta raggiunto l’obiettivo, senza la pressione del risultato a tutti i costi, si poteva forse fare qualcosina in più, ma sono comunque maturate cinque sconfitte consecutive. Nulla da rimproverare però ai ragazzi, né per le prestazioni né tantomeno per l’impegno: ci sono sempre stati, anche se purtroppo non sono stati ripagati dai risultati. Contro il Gussago, però, dovremo scendere in campo con la stessa determinazione: ci tengo che la squadra onori l’impegno fino in fondo».
Il San Lazzaro è atteso ora dalla semifinale di Fa Cup contro il Moglia, formazione di categoria inferiore, ma Valenza predica cautela: «La differenza di categoria potrebbe far pensare che partiamo favoriti, e in effetti lo siamo. Ma le partite vanno giocate, e con la giusta mentalità. Non possiamo permetterci cali di tensione». Il presidente esprime poi soddisfazione anche per quanto fatto dal settore giovanile: «Sono molto contento del comportamento delle nostre giovanili. Stanno crescendo bene e rappresentano, come sempre, il serbatoio per il futuro del club. La Juniores è tornata al Regionale». Infine, una riflessione sul futuro della panchina di prima squadra: Fabrizio Pini ha preso in mano la compagine cittadina a stagione in corso, subentrando al dimissionario Makris Petrozzi, di cui era il vice. Ma sarà lui il tecnico anche per la prossima stagione in Promozione? «Non abbiamo ancora preso una decisione definitiva – conclude Valenza – ci stiamo ragionando».