Mantova Mancano sempre meno partite (10) e punti (30) alla fine della stagione e nulla è ancora deciso. Il Mantova questo lo sa, ma se vuole raggiungere l’obiettivo salvezza dovrà dimostrare qualcosa in più nel rush finale. Già a partire dalla sfida di sabato (ore 15) del Martelli contro la Juve Stabia. Chiamati in causa, oltre a mister Possanzini anche alcuni giocatori biancorossi che sembrano aver smarrito la retta via. Gli ultimi risultati non di certo esaltanti hanno complicato i piani della società, creando qualche difficoltà e un po’ di confusione. Quattro sconfitte nelle ultime cinque giornate, un solo punto su 15 disponibili è decisamente troppo poco per chi ambisce a rimanere in Serie B. Numeri che denotano una involuzione da parte dei virgiliani, probabilmente causata anche da un cambio modulo (dal 4-2-3-1 al 3-4-1-2) che non sta dando gli effetti sperati.
Il primo nome della lista ad aver risentito di questa variazione è quello dell’attaccante Mancuso, capocannoniere della squadra con 8 reti (l’ultima segnata più di un mese fa contro il Modena nella sfida del Braglia), ma ultimamente smarritosi. Dopo Modena, Leonardo è stato impiegato ancora come trequartista solo contro il Sassuolo. A Palermo, contro il Bari e a Frosinone, invece, Possanzini lo ha schierato come punta al fianco di Mensah. Se negli ultimi due mesi il bomber milanese era considerato imprescindibile ed elemento trascinante, ora non è più così. I 59 minuti giocati contro il Bari e addirittura la partenza dalla panchina in Ciociaria (subentrato poi al 57esimo) dimostrano un calo di rendimento. Insieme a Mancuso, in estate è arrivato un altro giocatore esperto e su cui la società ha contato sin da subito. Stiamo parlando di Aramu, arrivato sulla sponda del Mincio in prestito dal Genoa e con aspettative decisamente alte. Le stesse che sino ad ora non sono state ripagate. A differenza di Mancuso, in questo caso il cambio di modulo non c’entra nulla, anche perché il fantasista piemontese non scende in campo da più di due mesi (la sua ultima apparizione risale alla sconfitta nel derby con la Reggiana del 29 dicembre). Da lì, un infortunio che lo ha costretto ad un lungo stop fino al 22 febbraio, quando è stato convocato per la gara contro il Bari. Ad oggi sono solo 16 le presenze del trequartista con la maglia biancorossa, con due reti all’attivo. Ma prima del problema fisico che lo ha costretto ad alzare bandiera bianca, Aramu stava iniziando sia ad ingranare piano piano, che a entrare nei meccanismi di squadra. La speranza è di recuperarlo il prima possibile, così che possa dare una mano alla causa virgiliana a raggiungere l’obiettivo. E chissà che proprio sabato, Possanzini non decida di tornare al 4-2-3-1 e rilanciare proprio Mattia.
Un punto interrogativo rimane anche su Paoletti, acquistato in gennaio ma ancora inutilizzato. La domanda sorge spontanea: “Perché non è stato ancora impiegato?”. Purtroppo la risposta la conosce solo il Mantova, ma resta il fatto che il centrocampista ha già un po’ di esperienza alle spalle, inoltre può ricoprire diversi ruoli: centrale, mediano e trequartista. La palla passa ora alla squadra, a cui non sono più concessi mezzi passi falsi perché ogni punto, ogni occasione e soprattutto gol, può valere davvero un’intera stagione.
Samuele Elisse