Calcio Serie C – Il ds Battisti: “Ora il Mantova è davvero squadra. Il mercato? Non abbiamo urgenze”

Alessandro Battisti
Alessandro Battisti

MANTOVA «Volete un aneddoto emblematico sulla mentalità di questo Mantova?». La domanda è del ds  Alessandro Battisti, deciso a evidenziare tutto il buono raggiunto dalla squadra al giro di boa del campionato.
 Racconti pure, direttore…
«Negli ultimi 5 minuti della gara con la Triestina, sia io in panchina che i ragazzi in campo eravamo in tensione. Ma per motivi opposti. Io spingevo idealmente in avanti le lancette dell’orologio, sperando finisse presto la partita. I ragazzi, invece, spingevano in avanti la palla velocizzando il gioco ed evitando di perdere tempo perchè… volevano vincere!».
 È un bel segnale, no?
«Certo che lo è. Significa che questa squadra non si accontenta mai ed ha assimilato alla perfezione la mentalità che gli ha trasmesso il mister».
 A lei, invece, andava bene il pari?
«Io sono molto pragmatico e quel punto me lo tengo stretto».
 Perchè?
«Innanzitutto perchè abbiamo guadagnato un punto sulla quintultima. Ma, soprattutto, sono contento per come abbiamo ottenuto quel risultato, contro una squadra di spessore desiderosa di riscatto. Il Mantova ha risposto con una grande prova».
 Cosa le è piaciuto?
«Il modo in cui abbiamo approcciato e condotto la partita, gestendo bene le varie fasi, creando parecchie occasioni e mantenendo sempre compattezza ed equilibrio».
 Proprio per questo non c’è un po’ di rammarico per la mancata vittoria?
«Io penso che non dobbiamo rimproverarci di nulla. A impedirci di segnare sono stati gli avversari, in primis il portiere; e anche un po’ di sfortuna, vedi l’occasione di Ganz».
 A proposito di Ganz: quanto vi mancano i suoi gol?
«Non mancano a noi e, secondo me, nemmeno a lui. Nel senso che Simone, anche quando non segna, ci dà equilibrio, trasmette sicurezza. Lui è un leader “di campo”. Un giocatore troppo importante per noi».
 E di Guccione cosa pensa?
«Che sta facendo un gran bel campionato, sia a livello realizzativo che di abnegazione e sacrificio. Anche lui è stato un po’ sfortunato con la Triestina».
 Tosi si è confermato tra i migliori…
«Ma noi le qualità di Riccardo le abbiamo sempre riconosciute. È un ragazzo di grande prospettiva».
 Resterà fino a fine campionato?
«Io ho le idee chiare in proposito. Tosi è un nostro patrimonio».
 Soddisfatto del settimo posto in classifica?
«Molto. È un piazzamento meritato, per il gioco e per la crescita (individuale e di squadra) che abbiamo dimostrato. Gratifica i ragazzi e l’allenatore».
 Il Mantova ha i mezzi per reggere questi ritmi nel girone di ritorno?
«Sarà difficile, perchè nel ritorno gli equilibri si assottigliano. Noi ci poniamo un solo obiettivo, che tutti conoscete: la salvezza».
 Chiudiamo col mercato: cosa aspettarsi?
«Se possibile, cercheremo di migliorare l’organico. Ma in questo momento non abbiamo urgenze. Siamo coperti in ogni reparto e, soprattutto, siamo diventati “squadra”. È una condizione, questa, di cui bisogna tenere conto. Una qualità che va coltivata e preservata».