Calcio Serie C – Mantova, avanti con Corrent. Ma ora Setti vuole vederci chiaro

Maurizio Setti
Maurizio Setti

MANTOVA Avanti con Nicola Corrent. Non che ci fossero grossi dubbi: si era già esposto in prima persona Maurizio Setti, poche ore dopo la quarta sconfitta su cinque partite del Mantova, quando già correvano voci su un imminente esonero dell’allenatore. «Nessun esonero – aveva dichiarato Setti alla Voce . Corrent gode della nostra fiducia e continuerà ad allenare il Mantova». Eppure anche nella serata di sabato qualche nome era iniziato a circolare, da Massimo Pavanel a Maurizio Lauro, quest’ultimo ancora sotto contratto col club virgiliano e (pare) caldeggiato da una parte della dirigenza. Solo voci e niente più.
Dunque, si prosegue con Corrent ed è una decisione indubbiamente coraggiosa. Perchè com’è senz’altro vero che il tecnico veronese non può essere considerato l’unico responsabile dell’avvio negativo del Mantova, è altrettanto vero che il suo ruolo gli impone una reazione che finora non s’è vista. O meglio: s’era vista contro il Trento, nel modulo cambiato e nell’atteggiamento più deciso della squadra. Ma poi tutto è stato sconfessato a Lecco contro un avversario che, a detta del suo stesso allenatore, ha commesso diversi errori durante la partita, eppure ha vinto 3-0. Quindi tocca a Corrent in primis inventarsi qualcosa per uscire da questa situazione che nessuno in viale Te aveva messo in conto. In realtà, che non si fiutasse aria buonissima s’era capito dall’inatteso e un po’ sospetto cambio di obiettivi dichiarati dalla dirigenza (per mesi si era parlato di play off, poi improvvisamente di salvezza). Ma nessuno pensava di trovarsi dopo cinque giornate con la miseria di 3 punti in classifica e la peggior difesa del lotto.
Poi è chiaro che non ci si può fermare a Corrent. In sede di analisi post-Lecco avevamo parlato di responsabilità a tutti i livelli, dunque non solo dell’allenatore. Ribadiamo qui che, oltre a Corrent, anche e soprattutto i giocatori devono dare un segnale forte. Le frasi di repertorio (“siamo un bel gruppo… ne usciremo fuori… restiamo compatti”) non bastano più. La reazione va offerta sul campo, con uno spirito ben diverso da quello dimostrato fin qui. A meno che non ci sia uno scollamento tra l’allenatore e lo spogliatoio, e allora sarebbe il caso di chiarirlo subito. Probabilmente lo farà lo stesso Setti, anzi non è escluso che il patron sia presente domani alla ripresa degli allenamenti per un faccia a faccia quanto mai necessario con la squadra.