Calcio Serie C – Mantova, Corrent al bivio: decisiva la gara con la Virtus

Nicola Corrent
Nicola Corrent

MANTOVA È un altro inizio settimana di riflessioni in casa Mantova. Lo 0-0 casalingo con la Pro Sesto ha mosso la classifica e mantenuto la porta inviolata per la prima volta in stagione. Ma non ha affatto smosso i dubbi e le incertezze che da inizio campionato gravitano su viale Te. Nel mirino dei tifosi (con insulti volgari ed eccessivi sul piano personale) sono finiti in tre: il solito Maurizio Setti, il ds Alessandro Battisti e l’allenatore Nicola Corrent. Ma è chiaro che l’unico sulla graticola, almeno per il momento, è Corrent.
La prestazione con la Pro Sesto non ha convinto sul piano del gioco e in rapporto alla caratura (modesta) dell’avversario. Solo nell’ultimo quarto d’ora il Mantova ha dato l’impressione di avere in mano la partita, salvo poi spegnersi al ritorno in campo. Non si può dire sia mancata la generosità. Tuttavia, qualche giocatore continua a non rendere secondo le aspettative, e parliamo di gente con alle spalle decine di partite in Serie C, per non dire più su. Questo non agevola il compito di un allenatore che, per quanto ambizioso e preparato, è comunque alla prima esperienza e di un apporto più concreto dei giocatori maggiormente esperti avrebbe bisogno. Sarà forse per questo che la dirigenza virgiliana insiste nel far quadrato attorno a Corrent. Di sicuro in viale Te non hanno notato uno scollamento fra il tecnico e lo spogliatoio, anzi ritengono che Corrent abbia in pugno la situazione e disponga dei mezzi e delle qualità per superare la crisi. Lo stesso allenatore non dà il minimo segnale di resa, e questa è un’ulteriore ragione che induce Setti e compagnia a proseguire sulla strada tracciata.
Però è altrettanto evidente che la fiducia bisogna in qualche modo ripagarla, con i risultati sul campo. Vale per la squadra e vale per l’allenatore che, in questi casi, è sempre il primo a rischiare il posto. La Coppa Italia (domani al Martelli c’è il Trento) viene quasi in soccorso a Corrent. È una sorta di opportunità a rischio limitato, per non dire nullo: se va bene sarà comunque un toccasana per l’ambiente; se va male, risuonerà il ritornello che la Coppa importa poco o nulla. In ogni caso, questo match e i tempi stretti che comporta consentiranno a Corrent di sedere più o meno saldamente in panchina domenica prossima, a Verona contro la Virtus. Questa sì una partita chiave, per non dire determinante per le sorti dell’allenatore. La Virtus è una delle due squadre messe peggio dei biancorossi (3 punti, penultima in classifica). Una sconfitta a Verona segnerebbe il destino del tecnico biancorosso, portandolo quasi sicuramente all’esonero. Più indecifrabile lo scenario in caso di pareggio: non gioverebbe granchè alla classifica, ma potrebbe comunque salvare Corrent. Tutti si augurano ovviamente una vittoria, unico risultato che rasserenerebbe l’ambiente, almeno per qualche giorno. Togliendo un po’ di pressione ai giocatori e mettendo magari le basi per un’autentica svolta. Sia come sia, dipenderà tutto da… Verona. Come sempre, dirà qualcuno. Ma qui il riferimento è alla Virtus.