Calcio serie C – Mantova, il virus corre forte: 16 positivi, allenamento in 6

MANTOVA Tra i biancorossi sono 16 i giocatori del Mantova positivi al Coronavirus. Oltre a loro anche un dirigente. Questo l’esito dei tamponi molecolari arrivato solo nel tardo pomeriggio di ieri. Un ritardo che ha condizionato molto la giornata lavorativa di quello che rimane della squadra. Erano in 6 ad allenarsi a Mantovanello. Nel primo pomeriggio si erano presentati solo il ds Battisti e lo staff tecnico. Giocatori a casa, che aspettavano una chiamata arrivata sul tardi, ma alla fine anche con il buio un po’ di lavoro è stato fatto. Questa la situazione di casa Mantova dove si sono attivate le misure previste dal protocollo con l’isolamento immediato dei giocatori coinvolti, mentre gli altri nella mattinata odierna potranno effettuare la terza dose, concludendo così il ciclo vaccinale. Tra venerdì e sabato invece, i giocatori risultati positivi effettueranno un altro tampone, con la speranza che qualcuno risulti già negativo. Speranze rafforzate dal fatto che si tratta comunque di positivi asintomatici e la società quindi conta di recuperarli velocemente. Terminato il periodo di isolamento che può avvenire solo con un tampone negativo, gli atleti dovranno sostenere comunque una nuova idoneità sportiva. Il Mantova arriverebbe all’appuntamento del 16 gennaio (data fissata per la ripresa) contro la FeralpiSalò, con il rischio di avere una sfilza di assenze e ora si tratta di capire se davvero la ripresa del campionato rimarrà fissata per il 16 febbraio o se invece, come si auspica da più parti, possa esserci un secondo rinvio. Non essendoci solo il Mantova in questa situazione di stallo, potrebbero essere le società stesse all’unanimità a chiedere il rinvio in blocco della terza giornata. Esattamente come hanno concordato il rinvio della seconda giornata. Il Mantova è la seconda squadra più colpita dal Covid, del suo girone: 23 casi alla Triestina, 11 per il Fiorenzuola, 7 per l’Albinoleffe, 9 per la Giana Erminio, 4 per il Padova, 3 per la Pro Vercelli. Una decina i casi nella Juventus e anche nel Girone B i casi cominciano ad aumentare di giorno in giorno. Da quanto si apprende dai vertici della Lega Pro, è da escludere che si fermi solo un girone. Si opta quindi per un campionato lineare tra i vari raggruppamenti, ma a maggior ragione sarebbe opportuno che tutte le squadre se le giocassero con tutte le proprie armi a disposizione. E la Lega non può non prendere in considerazione gli appelli che arrivano dai dirigenti delle società e anche da qualche medico sociale. Si è esposto il medico del Mantova, Ballardini, ma anche quello della Triestina. Insomma quella del 16 febbraio a nostro avviso resta una data provvisoria. Nel fine settimana, dopo un attento monitoraggio dei dati, è probabile che venga convocato un summit con tutti i presidenti e di comune accordo venga presa una decisione circa un ulteriore rinvio al 23 gennaio, o addirittura direttamente a febbraio.
Tommaso Bellini