Calcio Serie C – Mantova, l’entusiasmo di Iotti: “Affascinato dal gioco di Corrent”

Luca Iotti
Luca Iotti

MANTOVA Con i suoi 27 anni (da compiere in novembre) e 150 partite in Serie C, il difensore Luca Iotti si presenta come uno degli elementi più esperti del nuovo Mantova. La nuova avventura biancorossa lo stimola non poco, e non solo per il blasone della piazza. Lo intriga il gioco di mister Corrent, che definisce «moderno e mai provato finora».
Ma cominciamo dal tracciare un bilancio di questo primo mese di lavoro…
«L’impatto è stato positivo sin dal ritiro – racconta Luca – . Abbiamo lavorato bene e la sensazione è che si stia creando qualcosa d’importante. Ci si conosce per essere pronti alla partenza del campionato: bisognerà spingere subito sull’acceleratore».
E veniamo al tuo ruolo, o meglio a quel che ti chiede il mister…
«È una tipologia di gioco che bisogna assimilare attraverso il lavoro di tutti i giorni. Sarà un percorso graduale. Coinvolge tutti gli 11 giocatori e verrà perfezionato a campionato in corso perchè è solo giocando che possiamo acquisire i meccanismi giusti».
È una novità per te?
«Quando ho iniziato si giocava in maniera diversa. Questo invece è un calcio moderno, dinamico e coinvolgente, nel senso che impegna tutti. Sì, è la prima volta che mi cimento e la cosa mi affascina molto».
Mancano 10 giorni al via del campionato: siete pronti?
«Come dicevo, siamo solo all’inizio di un percorso stimolante che andrà compreso e perfezionato strada facendo. Siamo tutti motivati per questo».
Il girone viene considerato molto competitivo…
«È così. È un girone tosto, con due squadre che vengono dalla B ed altre che si sono rafforzate con giocatori d’esperienza. Credo che il livello si sia alzato parecchio. Sarà bello confrontarsi con tanti validi avversari, affrontando ogni partita come fosse una finale».
C’è anche un pubblico da riconquistare: con quali armi?
«Ho vissuto più o meno la stessa situazione lo scorso anno ad Ancona. Certo con i risultati è più facile conquistare la fiducia della gente. Ma penso che anche la voglia di lottare, l’attaccamento alla maglia, la qualità del gioco siano ottimi elementi con i quali riavvicinare i tifosi. Ce la metteremo tutta».
Come procede il tuo inserimento? Stai conoscendo Mantova?
«Tra un po’ completerò il trasloco. Sto conoscendo la città e devo dire che sia io sia la mia compagna ci troviamo benissimo. Per quanto riguarda i miei nuovi compagni, mi hanno accolto in maniera fantastica, facendomi sentire subito uno di loro. Mi coinvolgono nonostante non sia un chiacchierone».
Gerbaudo vorrebbe sfidare la Juve alla prima giornata. E tu?
«Mah… una vale l’altra. Diciamo il Trento. Magari in casa».